F-gas: il Consiglio approva le nuove norme

Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato ieri i due regolamenti per ridurre gradualmente i gas fluorurati (F-gas) e altre sostanze che causano il riscaldamento globale e riducono lo strato di ozono.

Secondo le nuove regole, il consumo di idrofluorocarburi (HFC) sarà completamente eliminato entro il 2050. D’altro canto, la produzione di HFC, in termini di diritti di produzione assegnati dalla Commissione per la produzione di HFC, sarà gradualmente ridotta a un minimo (15%) a partire dal 2036. Sia la produzione che il consumo saranno ridotti sulla base di un calendario serrato con assegnazione di quote decrescenti (Allegati V e VII del nuovo regolamento F-gas).

Il testo introduce il divieto assoluto di immettere sul mercato prodotti e apparecchiature contenenti HFC per diverse categorie per le quali è tecnologicamente ed economicamente fattibile il passaggio ad alternative, tra cui alcuni frigoriferi domestici, refrigeratori, schiume e aerosol. Inoltre, stabilisce date specifiche per la completa eliminazione dell’uso dei gas fluorurati negli impianti di condizionamento, nelle pompe di calore e nei commutatori:

  • 2032 per le piccole pompe di calore monoblocco e per il condizionamento dell’aria (<12kW)
  • 2035 per i condizionatori e le pompe di calore split, con scadenze anticipate per alcuni tipi di sistemi split con un potenziale di riscaldamento globale più elevato
  • 2030 per i commutatori di media tensione (fino a 52 kV compresi) che fanno uso di gas fluorurati
  • 2032 per i commutatori ad alta tensione (>52kV).

Gli impatti e gli effetti del regolamento, compresa una valutazione dell’esistenza di alternative economicamente efficaci, tecnicamente fattibili e sufficientemente disponibili per sostituire i gas fluorurati, saranno riesaminati dalla Commissione entro il 1° gennaio 2030. Entro il 2040 la Commissione dovrà inoltre valutare la fattibilità della data di eliminazione graduale del 2050 per il consumo di HFC e la necessità di HFC nei settori in cui sono ancora utilizzati, tenendo conto degli sviluppi tecnologici e della disponibilità di alternative agli HFC per le applicazioni in questione.

Per quanto riguarda le sostanze che riducono lo strato di ozono, il regolamento vieta le ODS per quasi tutti gli usi, con esenzioni strettamente limitate. Il testo prevede un’esenzione per l’uso delle ODS come materia prima per la produzione di altre sostanze. La Commissione sarà incaricata di aggiornare regolarmente un elenco di ODS il cui uso come materia prima è vietato. Il testo consente anche l’uso delle ODS, a condizioni rigorose, come agenti di processo, nei laboratori e per la protezione antincendio in applicazioni speciali come le attrezzature militari e gli aeroplani. Il regolamento estende l’obbligo di recuperare le ODS per la distruzione, il riciclo o la rigenerazione a settori quali i materiali da costruzione (schiume isolanti), le apparecchiature di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore, le apparecchiature contenenti solventi o i sistemi di protezione antincendio e gli estintori e altre apparecchiature, se tecnicamente ed economicamente fattibili.

I prossimi passi

Il voto  del Consiglio chiude la procedura di adozione. I due regolamenti saranno ora firmati dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Di regola, questa firma ha luogo ai margini della sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, quindi probabilmente già la prossima settimana. Saranno quindi pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore 20 giorni dopo.

La data della pubblicazione in GU è ancora da confermare, ma richiederà sicuramente un po’ di tempo a partire dal giorno della firma, anche in base alla lunghezza finale del testo. Dovrebbe però essere pubblicato entro il mese di febbraio.

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