ASERCOM Convention 2022: la proposta di Revisione F-gas

Al Convegno ASERCOM 2022, svoltasi settimana scorsa in parte online e in parte in presenza, non si poteva non parlare della proposta di revisione per il Regolamento F-gas, appena pubblicata dalla Commissione. È intervenuta Bente Tranholm-Schwarz – Commissione europea DG clima – che ha presentato le linee principali la proposta della Commissione e risposto alle numerose domande dal pubblico.

Questa revisione è nata anche dalla necessità di seguire l’ambizione climatica della UE e ridurre le emissioni del 55% al 2030 invece di “solo” il 40% come era previsto dal regolamento attualmente in atto, deciso prima del Green Deal – spiega Tranholm-Schwarz. Per i singoli Stati membri, la riduzione delle emissioni che si raggiunge con la F-gas contribuisce anche al raggiungimento delle riduzioni previsti nei Piani nazionali.

Il nuovo elemento di questa revisione è l’allineamento del Regolamento F-gas con il protocollo di Montreal (HFC), un allineamento necessario non solo per motivi di reputazione ma anche strategici e climatici: se la UE, leader mondiale nelle politiche climatiche, non riuscisse ad allinearsi a un Protocollo di portata mondiale, ci sarebbe il rischio che anche altri Paesi allentino il proprio sforzo. Oltre a ciò, rispettare il protocollo di Montreal porterà ad evitare un aumento delle temperature medie globali di 2°C entro il 2070 a livello globale, ai quali si aggiungono gli 0,4 gradi di innalzamento risparmiato entro il 2100 con il phase-down globale degli F-gas. Tutte le proposte di modifica al Regolamento F-gas devono dunque rispettare la conformità con il protocollo di Montreal. «Dalle nostre misure possiamo ottenere un impatto maggiore se riusciremo anche ad aiutare i paesi in via di sviluppo a saltare il passaggio ai gas ad elevato GWP e farli passare direttamente ai gas a basso GWP. Se noi nella UE mettiamo in atto questi divieti, possiamo sperare che anche altri Paesi seguano il nostro esempio. Con il vantaggio per l’industria europea di essere pioniere nelle tecnologie a basso GWP» spiega Tranholm-Schwarz.

Alcune delle modifiche proposte

  • Aumento della riduzione delle quote già a partire dal 2024; riduzione dei gas fluorurati (tutti, non solo HFC);
  • Controllo delle perdite estese a più gas e più attività. Ad esempio, anche per impianti con carica ≥ 1Kg (o 2kg se ermeticamente chiusi) di HFC-1234yf e HFC-1234ze. (Art 5)
  • Divieti di immissione sul mercato:
    • Per sistemi split con una capacità ≤12kW saranno permessi solo refrigeranti con GWP ≤150 dal 2027, eccetto se richiesti per questioni di sicurezza;
    • Per sistemi split con una capacità ≥ 12kW saranno permessi solo refrigeranti con GWP ≤750 dal 2027, eccetto se richiesti per questioni di sicurezza;
    • Gas con GWP ≥ 2500 in apparecchi con carico ≤ tCO2eq 40
  • Multe armonizzate con quote minime in tutti gli Stati membri
  • Un prezzo da pagare per le quote proposto a 3€/tCO2eq. Sebbene secondo alcuni questo sia basso è un costo sufficiente per fungere da deterrente a fenomeni di speculazione delle quote fenomeno a cui si è invece assistito negli ultimi anni.
  • Digitalizzazione e automazione dei sistemi doganali con controlli in tempo reale
  • Formazione: si propone di allargare i programmi di formazione anche ai refrigeranti alternativi

In altre parole, secondo ASERCOM, allo stato attuale, la proposta porterebbe a:

  • Un phase-down che permette quantità sufficienti per il service e il mantenimento di impianti HVACR;
  • Una proposta per le quote che di fatto risulta n una impossibilita di utilizzare JFC o loro miscele nei nuovi apparecchi dal 2027 (le autorizzazioni già sul mercato servono per gli importatori di apparecchi precaricati)
  • Un 2027 che teoricamente vedrà solo l’utilizzo di refrigeranti naturali o HFO nei nuovi apparecchi (eccetto quando quetsi non rispondano agli standard di sicurezza)

IL TESTO DELLA PROPOSTA E’ DISPONIBILE QUI

IMPATTI della proposta in NUMERI secondo la Commissione

  • Un risparmio addizionale di 310Mt CO2eq entro il 2050 (pari alle emissioni in Spagna del 2019: 315 MtCO2eq
  • Un risparmio addizionale di energia tra 0,1 e 0,3% nel 2030 e 0,1-0,5% nel 2050 rispetto alla baseline di elettricità usata dai RAC
  • In generale i risparmi supereranno i costi, anche se singoli settori potranno non vivere il regolamento in questo modo.

Durante la tavola rotonda afferma Tranholm-Schwarz: «Ritengo che nella definizione di questa proposta vi sia stata un grosso coinvolgimento degli stakeholder». Questa proposta verrà considerata dal Parlamento e dal Consiglio e la Commissione spera che possa entrare in vigore a inizio del 2024. Ma la data è aperta perche’ la consultazione è in divenire.

La formazione professionale

Nella proposta di revisione si parla anche di includere nella offerta formativa anche i refrigeranti alternativi, creando un programma formazione la cui organizzazione è in capo ai singoli Stati membri. «È necessario che le associazioni industriali rendano chiaro e noto ai loro associati e in particolare alle aziende che fanno manutenzione che se non fanno formazione sono destinate a sparire dal mercato». È anche fondamentale che la formazione divenga più specifica e dedicata, soprattutto per quelle tecnologie, come le pompe di calore, che avranno un enorme sviluppo sul mercato. Occorrono tecnici che sappiano come installare e gestire una pompa di calore e sappiano farlo con ogni refrigerante che esse possono contenere.

Tavola Rotonda

Rispondendo ad alcune domande dal pubblico Tranholm-Schwarz afferma: «Con queste misure stiamo cercando di dare un forte segnale all’industria su come agire in futuro, su quale dovrebbe essere la direzione di sviluppo delle nuove capacità che saranno richieste. Continuare a produrre modelli che si sa hanno una data di scadenza non è la direzione giusta».

Dal pubblico: «State chiedendo all’industria, ad esempio a quella delle pompe di calore, di smettere di sviluppare quello che sta facendo ora e iniziare a sviluppare solo tecnologie per refrigeranti con un GWP ≤ 150 da portare sul mercato entro i prossimi 5 anni?». Risponde Tranholm-Schwarz: «Questo è il significato del divieto. Se c’è un divieto che si sa arriva entro cinque anni ritengo che sia consigliabile andare in quella direzione e non si dovrebbe continuare a sviluppare qualcosa che non è in linea con quel divieto. Questo è un segnale forte e chiaro per l’industria: le si dice esattamente cosa deve fare».

Domanda dal pubblico: «Visti i divieti e le pressioni temporali che ponete sull’industria, perché allora non dire direttamente di usare i refrigeranti naturali laddove siano disponibili? Ad esempio, per piccoli AC e pompe di calore, perché non dire chiaramente: usate gli idrocarburi?». Secondo quanto riportato dal settore delle pompe di calore in Germania, con un divieto simile molti produttori non sarebbero pronti per arrivare sul mercato al tempo debito con pompe di calore idonee. Mentre alcuni hanno scelto sin dal 2014 di sviluppare pompe di calore a idrocarburi, altri non hanno fatto questa scelta non per miopia ma per implicazioni legate alla sicurezza e soprattutto per la consapevolezza della difficoltà di trovare tecnici preparati per installare e gestire questi apparecchi. E quello della competenza professionale con i refrigeranti alternativi è indubbiamente in tutta Europa un grosso ostacolo.

Domanda dal pubblico: «Noi del settore pensavamo che con refrigeranti HFO a basso GWP (sotto 150) potessimo finalmente essere al sicuro da ogni Regolamento. Oggi però con la nuova proposta e le incertezze introdotte da REACH (PFAS) ci domandiamo se possiamo ancora pensare che soluzioni con GWP ≤ 150 siano una soluzione sicura?»

A questa domanda risponde Dina Koepke – Asercom: «Dal mio punto di vista personale – assolutamente personale e non dell’Azienda per cui lavoro – guardando alle discussioni sui PFAS e TFA e a quanto sta succedendo nell’industria automobilistica  dove pare che il grado di perdite sia molto elevato, dubito che alcuni HFO non saranno toccati in qualche modo da REACH e quindi il parametro ≤150 non è più esattamente “future proof”».

Fa fede la registrazione dell’evento disponibile QUI