Buon lavoro a LIMA

Il ministro peruviano dell’ambiente Pulgar-Vidal

Inizia lunedì a Lima (in Perù) l’ultima conferenza sul clima prima dell’incontro di Parigi del 2015 che sarà decisivo per un accordo mondiale sul clima. La conferenza in Lima è dunque importante per porre i passi giusti verso i risultati di Parigi. Il ministro peruviano dell’ambiente Pulgar-Vidal afferma alla stampa: “Se vogliamo avere in Parigi un nuovo accordo mondiale sul clima, dobbiamo produrre a Lima uno schema di lavoro solido e chiaro”. Ovvero? Ovvero occorre porre le prime bozze delle regole principali che dovranno essere concordate, delle modalità di finanziamento anche per i paesi in via di sviluppo di tutte le misure per la protezione del clima e dei piani nazionali da portare avanti. Senza questi punti a Lima, sarà difficile arrivare a Parigi con un buon accordo. Non è un caso che questa conferenza si tenga a Lima. Il Perù è uno degli Stati in cui le conseguenze del cambiamento climatico si sono fatte sentire pesantemente negli ultimi anni: la Nazione possiede il più alto numero di ghiacciai della zona tropicale ma il ritmo con cui queste riserve di ghiaccio permanente si stanno sciogliendo  è  il più  alto registrato negli ultimi tre secoli. L’aumento medio di 0,7 gradi centigradi annuali registrato tra il 1950 ed il 1994 ha fatto  sì che i ghiacciai della cordigliera, principale fonte d’acqua dolce per decine di milioni di persone, abbiano perso dagli anni ’70 ad oggi tra il 30% e il 50% della loro massa.   Il Perù possiede la quarta area mondiale per ampiezza di foresta amazzonica ma la deforestazione la sta distruggendo. Servono programmi non solo di conservazione ma anche di lotta agli abbattimenti illegali, una vera piaga per questo paese.