La fornitura di cibo fresco passa dai locker

Cresce l’interesse e la volontà di applicazione sugli smart locker, ovvero cassetti chiusi, in alcuni casi refrigerati, che il singolo utente tramite smartphone o codice può impiegare per ritirare merce, spesa, pacchi e altro. A partire dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) che già a fine aprile sottolineava l’importanza di puntare su queste soluzioni per la distribuzione di generi alimentari e non solo. L’Agcom intende impegnarsi “affinché il mondo dell’e-commerce e della logistica possano lavorare con maggior intensità sull’uso dei ‘lockers’, ossia gli armadietti automatici presso i quali portare i pacchi in transito – ha scritto in un comunicato – L’obiettivo è duplice: da una parte v’è la necessità di adottare le migliori pratiche possibili per il contenimento del contagio; dall’altra c’è la necessità di favorire al meglio le attività di consegna dei pacchi, tendendo così la mano ad un settore sicuramente molto sotto stress e che sarà però fondamentale per i mesi a venire a supporto degli acquisti degli italiani”. Già diverse catene della Gdo hanno cominciato ad attivarsi: Carrefour, Coop, Esselunga. Quest’ultima ha deciso di installare queste soluzioni per la spesa online negli ospedali milanesi Humanitas e San Raffaele.

È una soluzione propugnata anche per ridurre l’impronta ambientale, come sottolineato da Massimo Marciani, Presidente del Freight Leaders Council: “L’ottimizzazione dei flussi, requisito fondamentale, insieme al rinnovo della flotta, per inseguire l’obiettivo della sostenibilità, passa anche attraverso l’utilizzo dei lockers, gli armadietti che permettono al cliente di ricevere la merce a distanza e in sicurezza e agli operatori di concentrare in un solo punto le consegne, riducendo tempi e km da percorrere. Oggi in Italia solo il 4% degli e-shopper sceglie la consegna presso un locker: sarebbe invece auspicabile un intervento a sostegno di questa modalità in grado di ridurre massicciamente l’impronta ambientale della consegna”.

Proprio per mantenere al fresco i cibi, la startup italiana Streeteat ha creato Delò, il primo locker che permette, a chiunque lo abbia installato nei propri uffici, di scegliere il piatto che più preferisce, trovandolo in poco tempo nello scomparto assegnatogli. Si tratta di un locker refrigerato formato da 48 scomparti che possono essere inseriti nei coworking e nelle grandi aziende per offrire al personale non solo un servizio innovativo, sicuro e comodo, ma anche un’esperienza culinaria in linea con il loro mood del momento.