Per il terzo anno consecutivo LU-VE Group si conferma tra le “Aziende più attente al clima”. La multinazionale varesina, quotata sul segmento Euronext Star Milan, tra i maggiori operatori al mondo nel settore degli scambiatori di calore ad aria, è annoverata tra le imprese che maggiormente si sono distinte per il proprio impegno in tema di riduzione delle emissioni e impatto ambientale secondo il progetto di Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista, azienda specializzata in ricerche di mercato, ranking e analisi di dati aziendali.
Fondata nel 1985, LU-VE Group è oggi una realtà internazionale tra i primi operatori nel suo ambito, forte di 20 stabilimenti in 9 Paesi. Vanta uno dei più grandi laboratori di R&D del settore in Europa e collabora con circa 30 università e istituti di ricerca nazionali e internazionali. Dal 2014, pioniera in questo campo, realizza scambiatori di calore che impiegano i fluidi refrigeranti naturali (CO2, NH3 e propano), soluzioni che oggi sono diventate fondamentali per l’eliminazione dei gas a effetto serra. Fin dalla sua fondazione, l’azienda ha tracciato la strada nel settore per migliorare i consumi energetici e ottimizzare le prestazioni delle macchine.
“Siamo orgogliosi di questa menzione, soprattutto perché si tratta del terzo anno consecutivo. Nel nostro settore siamo stati pionieri dello sviluppo di nuove tecnologie a ridotto impatto ambientale e continueremo sulla strada che abbiamo tracciato, consapevoli dell’importanza del benessere ambientale e delle necessità dovute alla trasformazione climatica” commenta Matteo Liberali, Presidente e AD di LU-VE Group. “In linea con queste priorità strategiche, per contribuire a uno sviluppo sostenibile, abbiamo delineato un piano di azione triennale (2023-2025) basato su quattro macro-obiettivi: neutralità climatica, prodotti a impatto positivo, alto engagement dei collaboratori e sostenibilità integrata nel piano industriale. Abbiamo inoltre istituito i “Sustainability Ambassador” coinvolgendo dirigenti e responsabili del Gruppo, a cui sono state erogate sessioni di formazione per creare una cultura condivisa e informata sul cambiamento climatico e sulle ultime evidenze scientifiche dell’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change”.
L’indagine, condotta da Statista, è partita da un campione di circa 600 aziende italiane e ha portato all’individuazione e selezione di 150 realtà nazionali che hanno registrato la maggiore riduzione della propria intensità di emissioni di CO₂ tra il 2020 ed il 2022, prendendo in esame i dati presenti nel Bilancio di Sostenibilità (Scope 1 e Scope 2).