CAREL in crescita anche nel terzo trimestre 2023

Il Consiglio di Amministrazione di CAREL ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2023, che ammontano a Euro 497,2 milioni, in crescita del 24%.

Financial highlights
• Ricavi consolidati pari a Euro 497,2 milioni, +24% rispetto ai primi nove mesi del 2022 (al netto dell’impatto dei cambi valutari la crescita sarebbe stata pari al 25,7%).
• Adjusted EBITDA consolidato pari a Euro 113,0 milioni corrispondente al 22,7% dei ricavi (al 22,3% se si includono Euro 2,3 milioni di costi non ricorrenti legati principalmente all’acquisizione di Kiona ed Eurotec). La crescita rispetto ai primi nove mesi del 2022 è pari a +28,9%;
• Risultato netto consolidato pari a Euro 59,1 milioni, +12,2% rispetto al risultato netto registrato nei primi nove mesi del 2022.
• Posizione finanziaria netta consolidata negativa pari a Euro 265,3 milioni.

Dichiarazione dell’Amministratore Delegato

Francesco Nalini, Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: “I primi nove mesi del 2023 si chiudono con una crescita dei ricavi pari al 24,0%o al 12,7% a parità di perimetro e a cambi costanti, in linea con le aspettative comunicate ad agosto. Il risultato è particolarmente positivo se si tiene conto, da un lato, del confronto con lo stesso periodo del 2022 che aveva già fatto segnare una crescita organica superiore al 20% (sul medesimo periodo del 2021) e dall’altro di un contesto macroeconomico caratterizzato da un tasso di inflazione in area Euro ancora elevato, che unitamente ad alcune incertezze regolatorie sta incidendo sui trend di crescita a breve termine di alcune delle applicazioni come la refrigerazione commerciale e le pompe di calore. Il contributo delle nuove acquisite sui ricavi totali è stato superiore ai 50 milioni di Euro e ciò sottolinea come sia stata premiante la strategia di M&A che abbiamo portato avanti fin dalla quotazione e che si è concretizzata, da ultimo, nel completamento, il 31 agosto di quest’anno, dell’acquisizione di Kiona.
Molto positivo è stato anche l’andamento della profittabilità, intesa come “Adjusted EBITDA Margin”, che si è attestata a circa il 22,7%, in crescita quindi sia nei confronti dei primi nove mesi del 2022 (21,9%), sia nei confronti del primo semestre di quest’anno (22,1%). Anche includendo i costi non ricorrenti legati alle acquisizioni effettuate nel corso dell’anno, la profittabilità sarebbe risultata comunque in crescita. Tali performance derivano principalmente dal dispiegarsi del fenomeno della leva operativa, da un miglior mix prodotto e dal contributo di alcune review sui prezzi effettuate negli ultimi anni al fine di controbilanciare il fenomeno inflattivo sulle materie prime.
Spostando il focus verso il futuro, nonostante una significativa volatilitĂ  presente oggi sul mercato, il Gruppo intende proseguire con convinzione ed entusiasmo all’implementazione della propria strategia con l’obiettivo di cogliere i trend strutturali di crescita di medio-lungo termine presenti nella maggior parte delle applicazioni in cui opera
.”