La posizione di ASERCOM sul divieto universale dei PFAS

Recentemente ASERCOM ha formalmente presentato all’ECHA la propria posizione sulla proposta di divieto universale dei PFAS, concentrandosi principalmente sugli aspetti criticamente rilevanti per il settore della refrigerazione.

«Per progredire negli sforzi di decarbonizzazione del nostro settore, è indispensabile gestire meticolosamente l’intero dossier PFAS» afferma Marco Masini, Presidente di ASERCOM. «La transizione verso i ‘refrigeranti naturali’ rende ancora più necessario l’uso dei fluoropolimeri, che sono inclusi in questo divieto; per questo chiediamo l’introduzione di esenzioni per questi materialiı».

La risposta di ASERCOM alle consultazioni in corso sottolinea la necessità di alcune esenzioni critiche. Il Dr. Heinz Juergensen, Team Leader PFAS di ASERCOM, sottolinea: «La potenziale sostituzione di elementi PFAS potrebbe, in molti casi, richiedere una sostanziale riprogettazione di singole parti e componenti completi. Questa riprogettazione comporterebbe la necessità di ulteriori test sui compressori e sugli altri componenti principali, nonché sull’apparecchiatura finale. L’impiego di sostanze alternative per diversi refrigeranti aumenterebbe la varietà di componenti gestiti nei siti di produzione, vendita all’ingrosso e installazione. Ciò potrebbe aumentare i rischi di guasti e danni derivanti da selezioni improprie».

I membri di ASERCOM stanno esplorando sostanze alternative in collaborazione con i loro partner di fornitura, anche se non sono ancora state individuate soluzioni valide che garantiscano le stesse prestazioni. I produttori dell’organizzazione sono alle prese con problemi tribologici e con l’intensificarsi delle condizioni, come le elevate temperature di scarico del refrigerante per le pompe di calore con R290 o le applicazioni di refrigerazione a bassa temperatura con CO2 a pressioni molto elevate.

«Abbiamo richiesto esenzioni nella proposta di divieto dei PFAS per mantenere l’efficienza energetica e sfruttare le proprietà uniche dei fluoropolimeri, ad esempio aderendo ai limiti GWP dovuti alle normative sui gas fluorurati» conclude il Dr. Juergensen.

ASERCOM continua a lavorare alacremente per trovare soluzioni equilibrate, affrontando le problematiche ambientali e garantendo al contempo la sostenibilità e l’efficacia dei componenti del settore HVAC&R.