ASERCOM: In vigore lo standard armonizzato UE che consente 500 g di R-290 nelle applicazioni di refrigerazione commerciale

Dopo diversi anni di discussioni (tutto è iniziato nel 2014) i produttori europei potranno vendere apparecchiature autonome con una carica di refrigerante infiammabile fino a circa 500 grammi di R-290 e fino a 1,2 kg di refrigeranti infiammabili A2L.

Il 2 agosto 2023, infatti, la norma aggiornata EN IEC 60335-2-89:2022 “Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare – Parte 2-89: Norme particolari per apparecchi per la refrigerazione commerciale e fabbricatori di ghiaccio con unità refrigerante o motocompressore incorporati o remoti” è stata pubblicata sulla GUUE (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea) con la “DECISIONE DI ATTUAZIONE (UE) 2023/1586 DELLA COMMISSIONE del 26 luglio 2023” che sostituisce la EN IEC 60335-2-89:2010 e i suoi emendamenti.

Questa norma europea armonizzata riguarda i requisiti di sicurezza per gli apparecchi di refrigerazione commerciale e i fabbricatori di ghiaccio azionati elettricamente che hanno un motore-compressore incorporato o che sono forniti in due unità da assemblare come un unico apparecchio secondo le istruzioni (sistema split). Si tratta di plug-in, plug-in integrali, abbattitori di temperatura e così via, un mercato piuttosto ampio nel settore della refrigerazione commerciale europea in cui sono impegnati i produttori di compressori e componenti.

Una norma armonizzata consente ai produttori di apparecchiature che rientrano nelle definizioni e nel campo di applicazione di introdurre nel mercato europeo prodotti con marchio CE con la “presunzione di conformità” alle norme corrispondenti, in questo caso alla Direttiva Macchine dell’UE (MD).

Marco Masini

«È quello che i produttori europei si aspettavano da tempo, visto che la corrispondente norma IEC era disponibile da più di tre anni» commenta Marco Masini, presidente di ASERCOM. «Si tratta di una notizia importante, considerando il numero crescente di apparecchiature di refrigerazione commerciale che adottano refrigeranti infiammabili come il propano (R-290) e l’isobutano (R-600a) nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale».

Marek Zgliczynski, membro dello Standard WG di ASERCOM e presidente del sottocomitato IEC SC61c (responsabile dello sviluppo dell’aggiornamento della norma “madre” IEC) ha commentato: «Con il nuovo standard armonizzato saremo in grado di superare il limite di capacità della versione precedente quando si utilizzano refrigeranti infiammabili, e potenzialmente raggiungere fino a 5-6 kW di potenza frigorifera, cosa di cui gli abbattitori o le macchine del ghiaccio, ad esempio, hanno bisogno per svolgere il loro lavoro».

All’inizio del 2019, la Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) ha rivisto il suo standard di sicurezza IEC 60335-2-89, aumentando il limite di carica per i refrigeranti infiammabili negli apparecchi di refrigerazione commerciale autonomi, ma i produttori non lo hanno utilizzato a causa dei problemi di responsabilità legati all’adozione di uno standard non armonizzato. Infatti, lo standard IEC è una raccomandazione internazionale volontaria, ma non è giuridicamente vincolante.

«Grazie al nuovo standard EN non è necessario condurre una valutazione del rischio separata ai sensi della EN 378, che prevede una valutazione del rischio caso per caso quando si utilizzano cariche più elevate di refrigeranti infiammabili» ha concluso Marco Masini.