“Molteplici sono i segreti nascosti dietro ad un vino dall’aroma avvolgente: la terra, il clima, la giusta maturazione dell’uva ed ancora, l’intero processo di vinificazione. Un processo dal fascino assolutamente unico, che necessita di una grande precisione in ogni sua fase, partendo dalla vendemmia e dall’imbottigliamento, arrivando infine alla conservazione del prodotto finito. Ciascun enologo conosce bene come la freschezza gustativa e la ricercatezza dei profumi siano influenzati dal controllo della giusta temperatura e, per questo, l’utilizzo di impianti di refrigerazione mirati risulta essere essenziale”. Spiega Maurizio Masoero, Direttore Tecnico di Rica 2000, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di impianti per la refrigerazione industriale dal 1965, e partner di Frascold nella creazione di un chiller, appositamente realizzato per salvaguardare le caratteristiche organolettiche del vino prodotto da una nota Azienda Vinicola Italiana.
La fase di fermentazione rappresenta uno degli step più importanti e delicati nella pratica della vinificazione. La temperatura del mosto, inizialmente, tende ad aumentare poiché i lieviti contenuti al suo interno producono importanti quantità di energia. Una quota di questa viene rilasciata come calore, oltrepassando i 40°C. Per evitare un eventuale arresto del processo di fermentazione, è essenziale ripristinare le condizioni ottimali per ogni varietà di vino: 14-16°C per vini bianchi e rosati e 24-26°C per i rossi. Questo è l’obietto ricercato dai comparti tecnici di Frascold e Rica 2000 nella creazione di una centrale frigorifera in grado di proteggere la delicatezza della materia prima, garantendo al contempo una corretta continuità operativa dell’impianto. In dettaglio, il refrigeratore raffredda la soluzione contenente acqua glicolata al 40%, portandola ad una temperatura di -10°C. La soluzione viene poi immagazzinata in due serbatoi inerziali, con una portata di 7000L ciascuno, destinati ai differenti scambiatori inclusi nel processo di vinificazione. Inoltre, la macchina è caratterizzata da tre scambiatori a fascio tubiero, garanzia di una refrigerazione istantanea e diretta del vino, oltre ad un condensatore evaporativo, che ha portato alla scelta di un compressore a vite Frascold della serie FVR-L. Il compressore, grazie alla sua parzializzazione meccanica, consente il raggiungimento di un rilevante risparmio energetico, oltre ai benefici aggiuntivi legati alle dimensioni compatte, all’elevata silenziosità ed alla semplicità di installazione.
“Oltre alle fasi di fermentazione, il chiller è impiegato anche per lo stoccaggio del vino. Questo permette di preservarne al meglio il profumo e l’aroma, fino alla fase di degustazione del consumatore finale.” Racconta Nika Bagdasarian, Sales Area Manager – Nord Ovest Italia di Frascold “Questa soluzione si aggiunge ad una sala dove sono già presenti altri 7 compressori a vite Frascold, come prova della loro eccellenza. I primi compressori sono stati installati più di 20 anni fa ed hanno superato con grande successo le 60.000 ore di funzionamento, concentrate principalmente durante i tre mesi di vendemmia, in cui risultano attivi 24/7.” E aggiunge, “Un solido rapporto di fiducia costruito nel corso degli anni, che fonda le sue basi sulla competenza e volontà di Rica 2000 di effettuare manutenzioni periodiche ai sistemi nel corso dell’intero ciclo di vita, effettuando monitoraggi in tempo reale sullo stato di funzionamento dell’impianto a favore di interventi immediati in caso di eventuali allarmi”.