Come la logistica della refrigerazione medica a temperatura ultra-low (fino a -80 °C) potrà presto salvare vite in tutto il mondo

L’utilizzo dei vaccini a mRNA utilizzati per combattere la pandemia da COVID-19 ha accelerato e incrementato il bisogno di catene del freddo a scopo medicale ULT (ultra-low temperature). I vaccini di ultima generazione necessitano infatti di essere conservati a temperature bassissime, fino a -80 °C, per evitare che essi perdano in efficacia nella lotta contro per esempio il cancro, l’HIV, la malaria o l’influenza.
La sfida legata alla catena del freddo ULT si produce soprattutto al di fuori dei Paesi sviluppati. L’azienda Secop, leader nella fornitura di soluzioni di refrigerazione per applicazioni medicali, ha sviluppato una nuova generazione di compressori di raffreddamento in grado di ottimizzare la catena del freddo progettata per temperature ultra-low, con particolare attenzione a quelle soluzioni efficienti e a basso impatto ambientale in grado di essere utilizzate in qualsiasi angolo del mondo.

Le sfide legate alla catena del freddo dei vaccini

Le sfide che la catena del freddo dei vaccini incontra lungo il suo percorso sono molto complesse. I vaccini devono innanzitutto essere conservati in un intervallo di temperatura specifico, perché mantengano la loro efficacia: dalla loro produzione alla somministrazione, devono, quindi, passare attraverso una serie di ambienti a temperatura controllata.
Il trasporto aereo dei vaccini deve inoltre avvenire in modo che essi siano sempre conservati a temperature ultra-basse. Dopo l’atterraggio, vengono conservati in celle frigorifere prima di essere trasportati con veicoli appositamente refrigerati ai magazzini frigoriferi regionali e subregionali. Dai magazzini alle cittadine o ai villaggi, i vaccini vengono conservati in specifiche unità refrigeranti e trasportati in auto, in moto, in bicicletta e in alcuni casi anche a piedi per raggiungere i villaggi più remoti.
Le attrezzature per lo stoccaggio e il trasporto devono, inoltre, soddisfare gli standard stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La rete di distribuzione dei vaccini ha mostrato alcune lacune durante la pandemia da COVID-19, evidenziando la necessità di espandere l’infrastruttura della catena del freddo medicale.
Le apparecchiature di refrigerazione ULT svolgono un ruolo sempre più importante nella conservazione di materiali e campioni termosensibili nelle strutture di ricerca medica, nei laboratori e negli ospedali. Questi strumenti devono essere affidabili e garantire efficienza energetica per ridurre il consumo energetico, mantenendo elevate le prestazioni come un requisito fondamentale.
L’unità condensatrice ULT e i suoi compressori sono le componenti principali per garantire la conservazione della catena del freddo, permettendo alle unità refrigeranti ULT di conservare in sicurezza i campioni termosensibili

La tecnologia Secop per una gestione affidabile della catena del freddo ULT

Per sostenere la sicurezza delle catene del freddo medicali ULT, Secop ha sviluppato diverse soluzioni per la nuova generazione di unità refrigeranti per temperature ultra-low, sfruttando decenni di esperienza nello sviluppo di refrigeratori medicali e grazie alla collaborazione con i produttori leader mondiali di questi dispositivi.
Un primo passo è stato compiuto con la decisione di utilizzare refrigeranti ecologici. Secop, infatti, impiega ora i refrigeranti ecologici R290 e R170 con bassi valori di GWP (Global Warming Potential).
Inoltre, Secop ha sviluppato una gamma speciale di compressori con un’elettronica di controllo di nuova generazione che consente di ottimizzare il consumo energetico e di garantire una temperatura di raffreddamento stabile e affidabile. I principali modelli utilizzati per i congelatori ULT, che come gli altri presentano anche diverse funzioni aggiuntive per migliorare il monitoraggio del sistema, sono i compressori NLV12.6CN e SLVE18CN.
A questo scopo, Secop ha progettato una unità di condensazione ottimizzata per temperature ULT con una soluzione di due compressori a cascata, che permette di garantire prestazioni molto competitive in termini di consumo energetico e controllo del raffreddamento, mantenendo sempre un occhio di riguardo all’affidabilità del sistema. Le nuove soluzioni sono disponibili sia per lo stoccaggio, con una cascata di compressori 2x MN13UVULTM o 2x MS18UVULTM AC a velocità variabile di grado medicale, sia per il trasporto con una cascata di compressori 2x MP2UVULTM DC specificamente progettati per applicazioni medicali mobili.
Con lo sviluppo dell’innovativa unità mobile di refrigerazione per il trasporto attivo dei vaccini, Secop ha inoltre sviluppato una soluzione che consente il controllo attivo della temperatura dei vaccini fino all’ultimo miglio e offre la possibilità di sostituire le scatole passive (raffreddate a ghiaccio secco) con una maggiore affidabilità del trasporto e una ridotta impronta di carbonio, anche in condizioni ambientali difficili. Queste nuove tecnologie di compressione stanno contribuendo a sviluppare una nuova generazione di unità di refrigerazione per colmare le lacune della catena del freddo ULT nella distribuzione dei vaccini in tutto il mondo.