Europa: innovazione e tendenze del mercato delle pompe di calore. Uno studio

Un nuovo rapporto sul mercato europeo delle pompe di calore è stato pubblicato dal Joint Research Center per la Commissione europea. Secondo tale documento, alla fine del 2021 in Europa erano installate quasi 17 milioni di pompe di calore. Il piano REPowerEU prevede di raddoppiare il ritmo di diffusione, per installare pompe di calore idroniche in altri 10 milioni di edifici nei prossimi cinque anni e in 30 milioni entro il 2030.

La crescita media annua delle vendite in Europa tra il 2019 e il 2021 permetterebbe di raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, esistono una serie di ostacoli che potrebbero rallentare il tasso di crescita, come la disponibilità di installatori e la volatilità dei prezzi dei metalli e della fornitura di semiconduttori.

L’UE è un leader tecnologico riconosciuto, soprattutto per quanto riguarda le pompe di calore geotermiche e le pompe di calore più grandi per i segmenti del riscaldamento e del raffreddamento commerciale e di quartiere. Ciò si riflette anche nelle tendenze dei brevetti, nelle pubblicazioni scientifiche e nei finanziamenti pubblici per la ricerca e lo sviluppo.

Il settore delle pompe di calore dell’UE è ben posizionato per beneficiare della crescente diffusione e delle tendenze del mercato, come la riduzione dell’impatto ambientale grazie alle normative sulla progettazione ecocompatibile e sui gas fluorurati.

Per una rapida diffusione della tecnologia occorrerà un aumento della produzione di pompe di calore e componenti nell’UE.  Sono già in corso investimenti significativi, per un totale di almeno 3,3 miliardi di euro fino al 2025.  Anche l’andamento del fatturato e dell’occupazione è positivo, con 318 800 posti di lavoro diretti e indiretti nel 2020.

Per quanto riguarda i refrigeranti, nel documento si afferma che i refrigeranti maggiormente usati fino ad or per le pompe di calore a compressione sono gas fluorurati (F-gas) prodotti sinteticamente, come l’R410A, che ha un potenziale di riscaldamento globale (GWP) a 100 anni di 2.088, l’R134a (GWP 1.300) o, più recentemente, l’R32 (GWP 675), nonché alcune opzioni di idrofluoroolefine. L’R410A è presente attualmente nella maggior parte delle vendite di pompe di calore aria-acqua e acqua in Europa, mentre la maggior parte delle pompe di calore aria-aria in vendita utilizza l’R32.

È però chiaramente in corso un passaggio a refrigeranti naturali, ove possibile, grazie all’applicazione del regolamento sui gas fluorurati da parte dell’industria. Si tratta di molecole con capacità refrigeranti presenti in natura, come l’ammoniaca (GWP 0,1), l’acqua, l’anidride carbonica (GWP 1) o il propano (GWP 0,02).

Il documento completo in inglese è disponibile QUI