Transizione ecologica nella refrigerazione commerciale: la Filiera incontra la Politica

Si è svolto a Roma il 29 aprile un incontro tra la Politica e la Filiera italiana del freddo per portare avanti la proposta di un piano di transizione ecologica nella refrigerazione commerciale presentata nei mesi scorsi da Assocold e altre associazioni di settore.

L’incontro è stato organizzato dalla senatrice Patty L’Abbate alla presenza del Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, della Vice Ministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde, della Sottosegretaria al Ministero della Transizione ecologica Ilaria Fontana, del Presidente della Commissione Industria Gianni Pietro Girotto, di ISPRA oltre che dell’intera filiera rappresentata  da Assocold , Federdistribuzione, INRES-CoopANCD-Conad, Assofrigoristi, Legambiente e Assogastecnici.

L’incontro è stato molto proficuo e lascia ben sperare che anche l’Italia – come altri Stati membri – si possa dotare di strumenti che permettano una transizione più veloce verso soluzioni di refrigerazione oggi già ampiamente disponibili, più sostenibili e meno dannose per il clima.

ZeroSottoZero ha chiesto a tutte le Associazioni che hanno partecipato all’incontro la loro impressione sull’andamento dei lavori. Di seguito pubblichiamo quanto abbiamo ricevuto.

Il punto di vista di INRES-COOP

L’incontro del 28 aprile è stato di grande interesse, sotto molti punti di vista. ISPRA ha fornito un interessante approfondimento sulle quantità di gas ancora disponibile e sulle perdite del settore.

Un contributo fondamentale per comprendere a che punto sia l’evoluzione del processo di phase-out dei gas climalteranti; il ruolo di ISPRA potrà essere fondamentale per poter monitorare costantemente l’evoluzione del mercato, grazie alle competenze e al know-how maturato in questi anni da questo prezioso Istituto di ricerca nazionale.

La presenza dell’intera filiera del freddo – dai costruttori, agli installatori, i produttori di gas e gli utilizzatori – e la forte convergenza su temi fondamentali, evidenzia come il settore sia coeso e pronto a rispondere anche alle accelerazioni che potrebbero essere date da interventi a sostegno della innovazione e del rinnovo degli impianti frigoriferi; a fronte di una vita media attesa di oltre 20 anni, la possibilità di rinnovare anticipatamente gli impianti frigoriferi nei prossimi 5/8 anni avrebbe un forte impulso sull’intero settore che dovrebbe prepararsi per poter rispondere in modo ottimale.

Le forti criticità oggi presenti sui mercati internazionali e che portano ad un allungamento e talvolta a una imprevedibilità dei tempi di fornitura, dovrebbero essere risolte attraverso anche una programmazione di medio periodo che potrebbe essere proprio garantita da programmi incentivanti

Siamo sicuri che le Associazioni dei frigoristi, con cui stiamo proficuamente collaborando, continuino l’opera di sensibilizzazione a sostegno della formazione dei tecnici installatori; sarebbe necessario, a livello nazionale, che la formazione sia estesa anche verso le scuole affinché sia possibile rispondere alla forte richiesta di tecnici specializzati che non riesce ad esser soddisfatta

Coop ha consolidato la scelta di realizzare nuovi impianti con CO2 transcritica, avendo individuato in questa tecnologia, una soluzione affidabile, energeticamente vantaggiosa e solida anche sul lungo periodo.

In merito ad altri gas ed altre tecnologie, Coop è interessata e attenta a tutte le nuove proposte, nella costante ricerca di soluzioni che possano essere ambientalmente sostenibili sia per gli effetti derivanti dalle perdite dei gas (che pure devono essere ridotte), sia per la riduzione dei consumi energetici, quanto mai rilevanti.  Nessun vincolo all’uso di gas alternativi alla CO2 o al propano laddove se ne possano tangibilmente misurare i vantaggi, anzi con l’auspicio che la continua “rincorsa” tra le soluzioni possa portare a benefici all’intero settore riducendone l’impatto ambientale, nella costante garanzia del corretto funzionamento della catena del freddo che è costantemente migliorata negli anni.

Il punto di vista di ASSOFRIGORISTI

Partecipiamo con le nostre idee e le nostre posizioni e con entusiasmo “applicato” al progetto di Disegno di Legge voluto da Assocold e in corso di affinamento con il contributo nostro, di Federdistribuzione, di AssoGasTecnici e di Legambiente.

Intervenire in una discussione di questa importanza è per noi già un risultato, per gli associati e per la categoria: questi testi ci devono vedere protagonisti, perché è compito nostro mettere in opera le soluzioni impiantistiche che permetteranno alla refrigerazione di diventare un asse di reale e concreta efficacia della transizione ecologica.

Sosteniamo con forza la transizione ecologica, la quale però – ribadiamo – non si esaurisce con l’applicazione di sistemi impiantistici con refrigeranti a basso impatto ambientale. Le emissioni indirette impattano sull’ambiente quanto quelle dirette e risulta quindi indispensabile porre l’attenzione non tanto sul solo impatto del refrigerante, ma anche sull’efficienza delle soluzioni adottate e sul mantenimento dell’efficienza nel tempo.

Il circolo virtuoso che immaginiamo per la transizione ecologica prevede soluzioni impiantistiche efficienti, con componenti a basso rischio di guasto, refrigeranti a bassissimo GWP ma anche installazioni a regola d’arte, rispetto delle prassi installative e dispositivi di monitoraggio in rete e manutenzioni periodiche e continuative a salvaguardia dell’efficienza dell’impianto nel tempo.

Il nostro ruolo è risultato evidente nel corso della discussione di giovedì scorso: siamo davvero soddisfatti che siano stati messi in primo piano nella discussione i punti che abbiamo proposto al tavolo con i politici.

Non esiste transizione senza competenza che la generi e la governi e non esiste sostenibilità senza che si prenda in considerazione anche lo smantellamento e lo smaltimento delle attrezzature pregresse. Quindi siamo lieti che sia stata recepita dagli interlocutori politici l’importanza dei due temi che abbiamo messo a fuoco, formazione e gestione del fine vita, per ricevere un sostegno alla qualificazione professionale e per organizzare smaltimento, riciclo o rigenerazione in maniera sostenibile anche sotto il profilo economico.

La refrigerazione commerciale (e non solo), a prescindere dal tipo di refrigerante usato ha il compito di fare da pilota di un modello virtuoso di transizione, in cui si dia soddisfazione all’ambiente e non si pesi sui consumi energetici e si faccia davvero un passaggio verso una vera economia circolare.

Il punto di vista di Legambiente

Siamo stati molto lieti di partecipare all’incontro nella sede del M5S con la presenza del presidente Conte, delle sottosegretarie Fontana, Todde e del sen. Girotto. Questo è un primo segno che la classe politica inizia a comprendere che l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità su un tema così strategico, complesso e articolato come quello della refrigerazione commerciale, del problema degli impatti generati dai gas fluorurati e della revisione del regolamento europeo sugli F-gas, inizi a dover essere preso in considerazione, soprattutto nella logica della decarbonizzazione dell’economia, dell’efficientamento energetico e della riduzione delle emissioni di gas climalteranti.

L’Italia è leader di tecnologie green a gas “naturali” che esporta nel mondo e ancora poco applicate in Italia, è giunto il tempo di dargli spazio dove le soluzioni sono fattibili, favorendo la formazione fondamentale dei tecnici, il contrasto al commercio illegale, l’applicazione del principio di precauzione nell’utilizzo diffuso di miscele che ancora poco si conoscono rispetto agli impatti generati che devono essere studiati e approfonditi (es. gli HFO). Grazie alla senatrice L’Abbate per l’attenzione e la sensibilità dimostrata a questo tema, già con l’organizzazione dell’appuntamento pubblico al Senato a novembre 2021. Gli attori della filiera c’erano e ci sono tutti, Legambiente è pronta a collaborare affinché vengano fatti gli interessi del Paese e delle imprese italiane, mettendo al centro la sostenibilità ed uno sviluppo coerente con le scelte che debbono andare verso la transizione ecologica anche in un momento di crisi come questo

Il punto di vista di Assocold

Si rimanda al comunicato di Assocold pubblicato QUI

Il punto di vista di Assogastecnici-Federchimica

«La tavola rotonda è stata un’occasione utile di confronto sulle migliori soluzioni impiantistiche da adottare al fine di minimizzare i consumi di energia elettrica (argomento di crescente interesse in questi mesi) e al fine di diminuirne l’impatto ambientale. Nel dibattito abbiamo dato un contributo che riteniamo fondamentale per un corretto inquadramento della problematica, sottolineando la necessità di investire in tecnologie che oltre a diminuire l’impatto ambientale, possano garantire elevate efficienze energetiche e, quindi, limitati consumi di energia elettrica. Soltanto tali tecnologie, infatti, sono in grado di diminuire la quantità totale di CO2 immessa in ambiente, somma delle emissioni dirette generate dalle perdite di refrigerante e delle emissioni indirette generate dall’utilizzo di energia elettrica.
Il progetto di legge, integrato con una visione neutrale delle tecnologie da incentivare, può rappresentare l’inizio di un percorso virtuoso che ponga il nostro Paese come leader nella transizione ecologica richiesta dal Regolamento Europeo N° 517/2014 ( noto come F-Gas ) e dal Green Deal Europeo del 2019, contribuendo in tale maniera al raggiungimento dell’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050 e dando un importante contributo alla sostenibilità nel medio lungo periodo della refrigerazione commerciale nel nostro Paese».