Freddo Green Made in Italy: nasce il Gruppo di Lavoro italiano sulla Refrigerazione Green

Alba di un nuovo giorno. Credits: NASA

Al ministro Cingolani e al ministro Giorgetti è arrivata in questi giorni una lettera firmata dal Gruppo di Lavoro Italiano sulla Refrigerazione, Condizionamento e Riscaldamento Green. Nella lettera il Gruppo invita i Ministri a un incontro per discutere una serie di proposte mirate a sostenere un settore in cui l’Italia è leader riconosciuto a livello globale e che per l’economia nazionale sta assumendo un ruolo sempre più importante, con fatturati costantemente in crescita, ma che nonostante questo non ha a livello istituzionale una rappresentanza: quello della refrigerazione naturale.

Capofila di questa iniziativa è Legambiente, associazione che ormai da anni – ben prima dell’emanazione del Regolamento F-gas 517/2014 – si occupa delle problematiche legate all’utilizzo dei refrigeranti sintetici e delle possibilità di sostituirli con sostanze meno impattanti sul clima e sull’ambiente.

L’unione fa la forza

Del Gruppo fanno parte, oltre a Legambiente, una serie di aziende italiane per le quali la refrigerazione naturale costituisce una parte importante del proprio business, che rappresentano nel loro ambito di azione una leadership e i cui prodotti sono uno standard di riferimento per l’industria.  Questi soggetti hanno sentito il bisogno di unirsi per poter portare avanti in maniera compatta una azione volta innanzitutto a rendere noto il ruolo che la refrigerazione naturale svolge in Italia e nell’economia italiana e quindi per poter avanzare, insieme, proposte per sostenere questo comparto, già oggi fondamentale per l’export e destinato a crescere nel futuro.

Il Gruppo nasce in un momento storico particolare. È infatti in atto la revisione del regolamento F-gas e, come afferma Marco Mancini – Ufficio Scientifico Legambiente – il risultato di questa revisione determinerà il futuro assetto del mercato europeo ma probabilmente anche mondiale della refrigerazione. Infatti, esso è stato preso come modello per regolamenti simili in altre nazioni.  «È dunque di fondamentale importanza che il settore si trovi compatto nel presentare proposte e richieste alle istituzioni, sia a livello nazionale che europeo».

Le richieste principali

La richiesta principale del Gruppo è la creazione di un tavolo istituzionale di lavoro per sostenere lo sviluppo delle tecnologie a refrigerazione naturale. Concretamente e brevemente nella lettera si fa riferimento alla necessità di:

  • favorire la formazione dei tecnici frigoristi per aumentare le competenze nel settore della refrigerazione naturale
  • promuovere tecnologie a refrigeranti naturali e basso GWP ovunque la tecnologia sia disponibile e fattibile;
  • definire un piano nazionale di decarbonizzazione della refrigerazione e del riscaldamento nel contesto del PNIEC, partendo dalla riconversione degli impianti di refrigerazione commerciale più vecchi e altamente impattanti
  • estendere l’utilizzo di gas naturali per HVRAC anche al settore dei trasporti
  • raffinare la lotta contro il commercio illlegale di gas fluorurati

Invito a partecipare

Questa lettera è solo il primo passo di una serie di iniziative che saranno volte a dare voce e visibilità al settore della refrigerazione naturale italiana e a promuovere il freddo Green Made in Italy, così rilevante anche per il numero di posti di lavoro che crea. Da qui l’invito rivolto a tutte le aziende italiane che siano attive nell’ambito della refrigerazione naturale a partecipare ai lavori del Gruppo nel portare avanti istanze comuni.

QUI la lettera del Gruppo di Lavoro

Per maggiori informazioni rivolgersi a

Dr. Marco Mancini PhD
06/862681
Legambiente