EHPA: poca ambizione in Europa per decarbonizzare il settore del riscaldamento e raffrescamento

EHPAA un dibattito organizzato dalla European Heat Pump Association (EHPA) dal titolo “I costi di un basso livello di ambizione nel greening del settore del riscaldamento e del raffreddamento“, tenutosi il 30 gennaio e ospitato dal presidente di EUFORES Jeppe Kofod, hanno partecipato molti rappresentanti dall’industria, dalla società civile, dalla Commissione europea (CE) e deputati europei di molti paesi e gruppi politici (Jeppe Kofod, Bendt Bendtsen, Theresa Griffin, JoLeinen, Gesine Meissner e Paul Rübig).

È stato fatto un brainstorming sulle prossime azioni politiche necessarie per l’UE per decarbonizzare entro il 2050 in modo efficace e completo il “riscaldamento e raffreddamento”, ovvero i due settori più importanti per l’UE in termini di consumo energetico, dopo la recente adozione da parte dei legislatori europei delle nuove leggi sull’energia e della pubblicazione del progetto di strategia a lungo termine 2050 della Commissione a dicembre dello scorso anno.

Interventi

Roland Joebstl, dell’European Environment Bureau (EEB), ha spiegato le conseguenze economiche di un’azione insufficiente sui cambiamenti climatici a livello globale e in Europa in particolare. «Gli impatti dei cambiamenti climatici sono reali» ha affermato. «Gli incendi delle foreste in California e Svezia, le perdite di raccolti in Germania e Danimarca avvengono già oggi. Nonostante questi avvertimenti, i nostri obiettivi climatici europei sono insufficienti e noisiamo attualmente su una strada che porta a un disastro climatico. Il Cittadino europeo deve lavorare un’intera settimana all’anno per compensare i danni causati da insufficiente azione e mancanza di investimenti in soluzioni pulite ed efficienti, a prova di clima».

Rainer Hinrichs-Rahlwes, della German Renewable Energy Federation (BEE),rappresentante all’evento anche della federazione europea per le energie rinnovabili European Renewable Energies, ha illustrato l’importanza di rendere ambiziosi gli obiettivi “in un colpo solo “, a causa dell’intrinseco effetto lock-in in questo settore: una volta sostituito, un sistema non sarà cambiato di nuovo per almeno 15-20 anni.  Ha, inoltre, presentato uno studio che mostra il risparmio generalmente basso o insignificante di carburante e COderivanti dalla sostituzione di vecchie caldaie con nuove caldaie a condensazione (in particolare confrontato con RES e CHP come alternative). Questo per mettere in guardia dal potenziale impatto negativo di risultati troppo facili nel settore del riscaldamento e raffreddamento e ha invitato i responsabili politici a promuovere misure che permettano di scegliere misure più ambiziose.

Thomas Nowak della European Heat Pump Association (EHPA), che ha moderato l’evento, ha ribadito la specificità del settore del riscaldamento e del raffreddamento dell’avere tutte le soluzioni tecnologiche per la completa decarbonizzazione disponibili già oggi. Ha anche menzionato che varie parti del settore hanno unito le forze per accelerare la transizione, nel quadro dell’iniziativa  DecarbHeat (www.decarbheat.eu).

Idee innovative

Poiché la modernizzazione del riscaldamento e del raffreddamento comporta aspetti della società che vanno ben oltre l’energia pulita e il cambiamento climatico, ma anche la sicurezza energetica, la politica industriale, più posti di lavoro non delocalizzabili, la salute dei cittadini, ecc., sarebbero necessarie più azioni a livello di Stati membri per attuare la legislazione derivante dal “pacchetto energia pulita”. Jeppe Kofod ha suggerito che invece di presentare un tradizionale “pacchetto gas”, la prossima Commissione dovrebbe proporre un “pacchetto di riscaldamento e raffreddamento” completo, specificamente centrato sull’utente e affrontare la questione in modo olistico, compresi gli aspetti non considerati finora. I partecipanti all’evento hanno concordato sulla necessità di rafforzare l’azione a livello dell’UE e nazionale e hanno suggerito ulteriori tematiche e aspetti da tratta in questo nuovo, ipotetico pacchetto “riscaldamento e raffreddamento”, come le misure per migliorare i sistemi di finanziamento pubblico e privato e sistemi di tassazione, per aumentare la consapevolezza e la fiducia dei cittadini dell’UE sull’argomento, promuovere lo scambio di buone pratiche, ecc.

Azioni future

I partecipanti hanno concordato sulla necessità di continuare la discussione su questo argomento, in particolare per rendere la modernizzazione del settore del riscaldamento e del raffreddamento una priorità politica. Un membro del settore ha accettato di dare seguito e approfondire ulteriormente questo aspetto innovativo di un “pacchetto di riscaldamento e raffreddamento” completo e autentico per l’UE.

Le presentazioni sono disponibili QUI