L’Albania ratifica l’emendamento di Kigali

Il 18 gennaio l’Albania ha ratificato l’emendamento di Kigali.  Sono ora 67 le Parti che hanno ratificato l’emendamento che è entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno.

L’Albania è anche il primo paese della regione ECA (Eastern Europe and Central Asia) a ratificare l’emendamento.

Le 67 Parti, elencate in ordine alfabetico, sono: Albania, Austria, Australia, Barbados, Belgio, Benin, Bulgaria, Burkina Faso, Canada, Cile, Comore, Costa Rica, Costa d’Avorio, Croazia, Repubblica ceca, Danimarca, Repubblica popolare democratica di Corea, Ecuador, Estonia, Unione Europea, Finlandia, Francia, Gabon, Germania, Grecia, Grenada, Guinea Bissau, Ungheria, Irlanda, Giappone, Kiribati, Repubblica Democratica Popolare del Laos, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malawi, Maldive, Mali, Marshall Isole, Messico, Micronesia (Stati federati di), Paesi Bassi, Niger, Nigeria, Niue, Norvegia, Palau, Panama, Paraguay, Polonia, Portogallo, Ruanda, Samoa, Senegal, Slovacchia, Slovenia, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tuvalu, Uganda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Uruguay, Vanuatu.

L’emendamento è stato adottato dalla 28esima riunione delle parti del protocollo di Montreal il 15 ottobre 2016 a Kigali, in Ruanda. In base all’emendamento, tutti i paesi gradualmente ridurranno gli HFC di oltre l’80% nei prossimi 30 anni e li sostituiranno con alternative più rispettose per il clima.

I paesi sviluppati cominciano a ridurre gli HFC già nel 2019, mentre i paesi in via di sviluppo cominceranno più tardi. Si prevede che la graduale riduzione degli HFC nell’ambito del protocollo eviterà fino a 0,5 ° C di riscaldamento globale entro la fine del secolo, continuando a proteggere lo strato di ozono.

Tutti gli emendamenti e gli adeguamenti precedenti del protocollo di Montreal hanno un sostegno universale.

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