Non è solo la città dove si vive meglio al mondo, come risulta da un recente rapporto, ma anche la “Heat Pump City of the Year 2017”. Stiamo parlando di Vienna, che durante l’ultima edizione del Forum DecarbHeat, tenutasi a maggio a Bruxelles, ha vinto il prestigioso premio “Heat Pump City of the Year” grazie alla sua strategia di applicazione capillare delle pompe di calore in nuovi edifici.
Bernd Vogl, direttore dell’assessorato per l’energia di Vienna, il Magistrat 20 – MA 20, ha affermato: «Una delle grandi sfide della transizione energetica è la fornitura di calore delle città con le energie rinnovabili. Nel medio termine è necessario che le città abbandonino le fonti fossili per il proprio approvvigionamento energetico. La pompa di calore è una tecnologia chiave per la transizione energetica, perché è in grado di recuperare grossi quantitativi di cascami di calore a bassa temperatura e riconvertirli in energia per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria. Noi a Vienna perseguiamo un approccio globale alla promozione di queste fonti di energia e siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento».
Soprattutto nelle aree urbane si mira, per il futuro, a favorire il consumo di energia quando questa è maggiormente disponibile (con la “smart grids”). Per raggiungere questo obiettivo l’uso della tecnologia delle pompe di calore che “comunicano” con il mercato dell’energia diventa fondamentale. Dal punto di vista dell’Amministrazione cittadina, la pompa di calore è una delle più importanti tecnologie per la transizione energetica. Per questo vi è anche una stretta collaborazione tra l’assessorato per l’energia e quello per la riqualificazione urbana (MA 25), collaborazione che ha permesso la diffusione oggi cosí capillare nella capitale austriaca di queste tecnologie.
