Ai National Sandia Laboratories è stata messa punto una nuova tecnologia per migliorare il raffreddamento dei CPU dei centri di calcolo. L’apparecchio, uno scambiatore di calore basato su un innovativo design a girante, si chiama „Air Bearing Heat Exchanger”, anche noto come „Sandia Cooler“, ed è in grado di ridurre significativamente l’energia necessaria per raffreddare i chip dei processori.
Esso è caratterizzato da alette rotanti, a cui viene trasferito il calore. La rotazione delle alette elimina il “collo” di bottiglia termico tipicamente associato a un dispositivo di raffreddamento CPU convenzionale ad alette fisse. (Figura – Schema per gentile concessione di Jeff Koplow).
Il dispositivo di raffreddamento offre benefici anche in altre applicazioni in cui la gestione termica e l’efficienza energetica sono importanti, come ad esempio elettrodomestici e apparecchi di riscaldamento, ventilazione e impianti di condizionamento. L’architettura del dispositivo di raffreddamento Sandia è tale da eliminare anche altri inconvenienti della tecnologia convenzionale dello scambiatore di calore raffreddato ad aria, come incrostazioni e il rumore eccessivo.
Tale tecnologia è tra i 54 progetti che riceveranno quest’anno quasi $ 16 milioni (in totale) dall’ „US Dept. Of ENERGY – DOE“ per aiutarli a penetrare sul mercato. Il Sandia Cooler riceverà a questo scopo 168.000$ di fondi federali. Partner dell’Istituto Sandia nella realizzazione del progetto è Wakefield-Vette Thermal Solutions di Pelham, New Hampshire.
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