Tre giorni rimangono alla fine della conferenza sul clima COP21 e per ottenere l’accordo atteso a Parigi e a poco a poco si devono delineare i contorni del risultato finale.
Il testo risultante per ora, di 43 pagine, e che è stato inviato il Sabato 5 dicembre comprende proposte di compromesso su ogni capitolo di negoziato principale, completato da cinque pagine di “concept notes” per informare i ministri dei dibattiti che si sono svolti la scorsa settimana. “La formulazione è più concisa, il numero di opzioni è stato ridotto. Questo nuovo progetto è un passo verso il compromesso finale”, ha dichiarato il presidente COP21 Laurent Fabius in una conferenza stampa il Lunedi 7 dicembre.
Il presidente COP21 ha definito un nuovo metodo di lavoro, al fine di avanzare più rapidamente. Questo metodo di lavoro è stato adottato nella sessione plenaria del Sabato 5 dicembre da 196 parti. Maggiori informazioni: QUI
I temi scelti per i gruppi di lavoro sono quelli che devono essere in gran parte ancora risolti al fine di garantire un accordo:
- i “mezzi di attuazione”, vale a dire le questioni relative al finanziamento e trasferimento di tecnologia;
- “Differenziazione”, riferendosi alla responsabilità storica dei paesi sviluppati per le emissioni di gas ad effetto serra;
- “Ambizione” dell’accordo, il suo obiettivo a lungo termine e dei suoi meccanismi di revisione;
- “Azione pre-2020”, vale a dire le azioni da intraprendere entro il 2020, la data prevista per l’entrata in vigore dell’accordo
I prossimi passi:
- Giovedi 10 Dicembre: l’accordo deve essere concluso, al fine di effettuare le verifiche di legge finale e di tradurlo in sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite (inglese, francese, russo, arabo, cinese, spagnolo)
- Venerdì 11 dicembre: adozione dell’accordo nella sessione plenaria 18:00
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