A Ecomondo le imprese della green economy sottoscrivono l’appello per la COP 21 di Parigi 2015

Sette proposte per raffreddare il clima

È avvenuto in una delle 5 sessioni di approfondimento agli Stati Generali della Green Economy. Tra le proposte c’è anche l’ eco-fisco Esperti e stakeholder a confronto su tematiche di strettissima attualità.

Sette proposte per “raffreddare” il clima. Il Consiglio Nazionale della Green Economy, in vista della COP 21 di Parigi, ha lanciato un appello ai decisori politici dagli Stati Generali della Green Economy in svolgimento a Ecomondo-Key Energy-Cooperambiente, a Rimini.

L’Appello, aperto alle sottoscrizioni, è stato presentato nel corso di una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato rappresentanti di alcune tra le più importanti aziende nazionali. Tra le proposte contenute, c’è un invito a promuovere a Parigi un efficace accordo e attivare misure nazionali di mitigazione e adattamento (i danni causati dal cambiamento climatico sono stimati in almeno 3,5 miliardi di euro l’anno); ad adottare target legalmente vincolanti in linea con l’obiettivo dei 2 gradi centigradi. Nell’accordo si parla anche di fiscalità ambientale e di introduzione di una carbon tax, di sfruttare l’enorme potenziale di efficienza energetica e accelerare l’uscita dalle fonti fossili. Il documento si rivolge anche al mondo agricolo: è importante che diventi protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso la promozione di modelli di gestione del suolo più sostenibili. Infine, per realizzare una transizione verso l’economia verde è necessario puntare sull’eco-innovazione e sull’economia circolare.

Questo Appello, che è stato già stato sottoscritto da molte aziende tra cui Barilla, Ferrovie dello Stato, Philips, Poste Italiane, sarà sottoposto all’attenzione del Ministro dell’Ambiente Galletti e rappresenta il contributo del settore in vista della Conferenza internazionale sul clima in programma a dicembre a Parigi.

Gli appuntamenti pomeridiani degli Stati Generali della Green Economy, quest’anno vedono una maggiore apertura internazionale, In particolare la sessione di approfondimento organizzata in partnership con il Ministero dell’Ambiente in cui si discute della collaborazione ambientale Italia-Cina con la partecipazione della Chinese Academy of Social Sciences (CASS) e del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione (MIIT) del Governo Cinese; l’appuntamento è un’occasione per le imprese italiane di incontrare quelle cinesi, approfondire le tecnologie presentate e creare possibilità di future sinergie.

Tra gli altri appuntamenti, in collaborazione con la Fondazione Global Compact Network Italia, nella sessione “Capitale naturale: driver per la crescita delle imprese”, è stato presentato il Report “Making the case: Business – Biodiversity and ecosystem services as tools for change” della Fondazione GCNI, con il supporto scientifico dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna. Al centro dell’incontro il capitale naturale e il coinvolgimento delle aziende nella sua valorizzazione, contabilizzazione e tutela oltre che le politiche relative a questa importante risorsa.

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