Il Veneto è tradizionalmente una „terra del freddo“. Qui la filiera di questo settore ha trovato un terreno fertile e ha dato vita a un vero e proprio centro di competenza, oltre che a una solida realtà economica. Una realtà che anche in momenti difficili ha segnato fatturati in aumento e crescite nei numeri di impiegati.
In Veneto ci sono 442 unità locali con 9.853 addetti. La filiera del freddo è presente su tutto il territorio delle province di Padova, Rovigo, Vicenza e Belluno. Si fabbricano prodotti per grandi impianti e sistemi per i comparti del condizionamento dell’aria, della refrigerazione commerciale, industriale, domestica e del trasporto refrigerato. Tra Padova e Belluno si identificano i poli di insediamento e aggregazione delle aziende storiche con la maggiore partecipazione di unità produttive e artigiane. La parte da leone la fa Padova con 176 U.L. (e 2.898 addetti) seguita da Vicenza con 72 UL, ma sotto il profilo occupazionale, Belluno è indiscutibilmente al secondo posto della classifica regionale. E ne è consapevole: Sabrina Belumat, Vicesindaco del Comune di Feltre, afferma:” In provincia di Belluno si identificano importanti poli di insediamento e aggregazione del Distretto Veneto del Condizionamento e della Refrigerazione industriale, con la presenza di aziende leader a livello mondiale sia industriali che artigiane. Il nostro territorio, già nell’esperienza ACC, ha dimostrato di voler affrontare con compattezza e unitarietà le politiche volte al mantenimento e rafforzamento di un intero settore, che merita di essere sostenuto, anche attraverso lo sviluppo di politiche formative, di ricerca e sviluppo dedicate, idonee a esaltare la nostra esperienza e qualità e a garantire l’inserimento e il reinserimento lavorativo“. Ma perché si parla in questi giorni di inserimento lavorativo?
Nel Veneto del freddo si sta avviando un progetto per la formazione dei giovani alle tecnologie del freddo. Perchè non c’è personale formato a sufficienza per coprire la richiesta del mercato, tanto che le stesse aziende coinvolte nella filiera si attivano per formare tali soggetti chiave.
Ecco duqnue l’idea che è nata dal Centro Consorzi di Belluno e dalle aziende leader del settore: un corso di “Tecnico specializzato nel settore della refrigerazione industriale”, dedicato a 8 diplomati iscritti a Garanzia Giovani della durata di 200 ore di formazione e 500 ore di stage in azienda.
Michele Talo direttore del Centro Consorzi: “Con questo corso, noi non pretendiamo assolutamente di fornire tutto lo scibile necessario, ma sicuramente, vorremmo fornire gli elementi di una cultura di base. Oggi la figura è completamente cambiata; le caratteristiche di una volta devono essere implementate da una più ampia e vasta cultura che spazia da alcune branche della fisica come, ad esempio, termodinamica, acustica, per passare alla chimica, sia quella organica sia quella inorganica, per non scordarsi dell’idraulica, elettrotecnica, informatica. I tempi impongono al tecnico di rimanere aggiornato anche con tutte le normative che ruotano attorno al modo del lavoro come la sicurezza, le emissioni dannose all’ecosistema, lo smaltimento dei materiali e la certificazione del lavoro compiuto. Questo, molto in sintesi, è quanto si chiede a un tecnico e, come si può ben capire, la cultura fa da perno portante. Abbiamo quindi costruito un corso “a due mani”, noi come ente di formazione e le aziende che accoglieranno i ragazzi in stage. Una sinergia indispensabile e capace, crediamo, di consegnare un valore a coloro che vorranno seguire la nostra proposta formativa/pratica”.
La selezione è prevista per il 30/10/2015 e darà diritto a partecipare al corso “Tecnico specializzato nel settore della refrigerazione industriale”. La selezione si svolgerà alle ore 9.00 presso la sede del Centro Consorzi di Sedico Z.I. Gresal 5/e.
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