Pompe di calore: rosee prospettive

L’ associazione tedesca delle pompe di calore riporta che, secondo i dati dell’ufficio statistico tedesco, nel 2014 la percentuale di pompe di calore negli edifici residenziali di nuova costruzione è rimasta quasi costante rispetto al 2013, ovvero intorno al 32%. Oggi in Germania tale tecnologia è al secondo posto nella scelta dei mezzi di riscaldamento. La pompa di calore è stata introdotta in Germania nell’edilizia residenziale solo nel 2007. Sette anni dopo ha raggiunto le percentuali attuali, indicando che sia per utenti che per costruttori essa presenta evidenti vantaggi.

Si è osservata anche un’evoluzione nella tecnologia. Mentre all’inizio e fino al 2010 si ricorreva essenzialmente all’energia geotermica, oggi si ricorre sempre più all’aria.

La maggior parte degli edifici residenziali (51%) viene però ancora riscaldata a gas. “La nuova edilizia è il cavallo di battaglia per il settore delle pompe di calore e qui c’è molto potenziale” afferma Karl-Heinz Stawiarski, direttore dell’associazione tedesca delle pompe di calore. Tale potenziale potrebbe esprimersi anche grazie a misure più severe che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2016 in Germania, dove da quella data diventerà ben difficile costruire in maniera efficiente senza pompe di calore. Infatti, chi volesse continuare ad utilizzare tecnologie a gas, dovrebbe installare anche un impianto di solare termico e di recupero di calore, oltre a fare un buon isolamento, per poter rispettare i requisiti di efficienza richiesti, requisiti che invece le pompe di calore riescono a far rispettare senza altre tecnologie d’accompagnamento.