Pompe di calore nello spazio

I satelliti artificiali nell’orbita della Terra costituiscono una piattaforma per un ampio spettro di obiettivi, incluse le telecomunicazioni, la sorveglianza, la ricerca spaziale e astronomica.

Questi sistemi hanno visto negli ultimi anni un aumento nell’impiego di componenti elettrici ed elettronici e un aumento della potenza energetica richiesta. È attualmente pratica comune disperdere il calore prodotto dai componenti elettronici tramite un radiatore nello spazio  ma i sistemi futuri genereranno flussi di calore per i quali questa modalità sarà insufficiente. Come alternativa si potrebbe sviluppare un sistema di pompa di calore che possa operare in un sistema a bassa gravità.

In un recente articolo I. Bell and V. Lemort dell’Università di Liegi in Belgio, considerano una pompa di calore convenzionale che ha però alcune caratteristiche per poter funzionare in un ambiente a bassa gravità: essa usa un compressore scroll senza olio, poiché la separazione dell’olio risulta alquanto complessa in un ambiente a bassa gravità; il carico di calore è costante e il calore è eliminato tramite trasferimento radiativo.

Secondo gli autori questo sistema, che funziona a R152A, può raggiungere un buon COP (>4) anche in condizioni di bassa gravità.

 

 

Le referenze dell’articolo: *I. Bell, V. Lemort, Optimization of a heat pump for satellite cooling, 15th International Refrigeration and Air Conditioning Conference at Purdue, 2014 e può essere scaricato direttamente dalla pagina dell’universita’ di Purdue a QUESTO LINK