Unità di ventilazione residenziali: nuova etichetta energetica dal 1° gennaio 2016

Dal 15 dicembre 2014 saranno in vigore due Regolamenti emanati dalla Commissione Europea che affermano che „a partire dal 1° gennaio 2016 entrano in vigore la nuova etichetta energetica e gli obblighi di efficientamento per i ventilatori utilizzati per effettuare il ricambio dell’aria esausta, con aria proveniente dall’esterno in un edificio o in una sua parte“. Il Regolamento definisce le modalità con cui deve essere stampata l’etichetta energetica e le informazioni che deve contenere, affinché il consumatore sia informato del consumo energetico dell’apparecchio e della sua efficienza. Tale regolamento riguarda le unità di ventilazione residenziali ovvero le apparecchiature “ad alimentazione elettrica dotate di almeno un girante, un motore e una cassa, destinate ad effettuare il ricambio dell’aria esausta con aria proveniente dall’esterno in un edificio o in una sua parte“. Le unità di ventilazione residenziale soggette all’obbligo sono quelle di portata massima di 250 m³/h. Le regole sono estese a quelle di portata tra i 250 e i 1.000 m³/h solo se sono destinate, come dichiarato dal produttore, esclusivamente alla ventilazione di edifici residenziali.

L’etichetta dovrà indicare:

  • nome o marchio del fornitore;
  • identificativo del modello del fornitore;
  • classe di efficienza energetica dell’apparecchio;
  • livello di potenza sonora (LWA), in dB;
  • portata massima, in m³/h.

l regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei sistemi di ventilazione fissa i requisiti minimi di efficienza energetica e il limite massimo di tolleranza dei livelli di rumore. Pertanto, a partire dal 2016 questi sistemi saranno ancora più rispettosi dell’ambiente e significativamente più silenziosi. Il regolamento dovrebbe condurre entro il 2025 ad un massiccio risparmio annuo a livello europeo, pari alla quantità di energia utilizzata dall’Austria. Il regolamento servirà anche a risolvere il conflitto “proprietario-inquilino”, comune nel settore delle costruzioni, tra colui che paga le bollette e chi costruisce o possiede gli edifici. Le imprese edili spesso optano per il risparmio a breve termine, installando sistemi di ventilazione meno costosi e poco efficienti, (o non installandoli del tutto), mentre gli inquilini, siano essi famiglie o imprese, sono costretti a pagare le bollette energetiche di questi dispositivi antieconomici per molti anni. Eliminando i prodotti meno performanti dal mercato, la regolamentazione favorirà l’aumento della fabbricazione e dell’installazione di prodotti e sistemi ad alta efficienza energetica. Se osservati dal punto di vista del ciclo di vita del prodotto, i requisiti si riveleranno estremamente profittevoli, consentendo agli utenti finali risparmi dal valore di miliardi di euro e creando al contempo circa 400.000 posti di lavoro all’anno per produttori e installatori di sistemi di ventilazione. Un regolamento sull’etichettatura energetica delle unità di ventilazione residenziali consentirà alle famiglie di confrontare in modo trasparente le diverse unità di ventilazione per stabilire quali sono più economiche ed efficienti.

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