Eurammon, l’iniziativa europea per i refrigeranti naturali, ha organizzato a Chillventa un’interessante serie di presentazioni che hanno fornito una breve fotografia della refrigerazione naturale – soprattutto ad ammoniaca – in paesi come il Medio Oriente, il Kazakistan, la Turchia e gli Stati Uniti.
Hüseyin Yüksel, Direttore dell’Associazione turca delle aziende del freddo, ha affermato che in Turchia l’ammoniaca è da lungo utilizzata senza incidenti in grossi impianti industriali. Per diversi motivi egli è convinto che questa tendenza all’uso del refrigerante non cambierà : la Turchia diminuirà infatti le importazioni di HCFC nel 2015 e la Nazione sta cercando con una certa insistenza di entrare a far parte della UE, per cui cerca di allinearsi all’Unione anche nel settroe del freddo, sia dal punto di vista tecnologico che legislativo. Inoltre si registra una lenta ma costante diffusione di impianti a CO2 in cascata con ammoniaca, di cui se ne conoscono due in supermercati e 5 in alcuni caseifici.
Per il Medio Oriente Hans Raaymakers, di ADEAREST LLC, ha affermato che i sistemi ad ammoniaca sono arrivati nella regione nel lontano 1990, portati da aziende europee e sono diventati popolari per le grandi applicazioni industriali proprio per via dei loro vantaggi economici. Questi sistemi oggi si stanno avvicinando al fine vita e dovranno essere sostituiti. Alla domanda se sarà nuovamente utilizzata l’ammoniaca, Raaymakers ha affermato di essere propenso a crederlo perché, sebbene non esista nella Regione una regolamentazione che limita l’uso di HCFC o HFC, molte multinazionali hanno bisogno di rispettare un certo stile nella refrigerazione per non venire meno ai propri obblighi di “Corporate responsibility”. Inoltre, l’aumento dei costi dell’elettricità spingerà verso scelte più efficienti e l’ammoniaca è qui regina. Infine si attende che anche in questa zona arrivi una regolamentazione per l’uso dei HCFC/HFC nei prossimi 5-10 anni.
Diversa la situazione in Kazakistan che ha una lunga storia nell’utilizzo dei refrigeranti naturali. Yuri Dubodelov, di SAKADA Engineering, ha spiegato che in passato, l’industria alimentare del Kazakistan si è basata su grandi centrali, per le quali i sistemi ad ammoniaca servivano come principale fonte di raffreddamento. Ma con la disintegrazione dell’Unione Sovietica alla fine degli anni 1980, l’industria alimentare è stata privatizzata, gli impianti originali sono invecchiati e sono iniziati i problemi per l’ammoniaca. In molti sistemi, infatti, essa è stata sostituita dal Freon, soprattutto per la sua semplicità d’uso e d’altro canto per la mancanza di competenze tecniche nell’uso del refrigerante naturale. Cosi è ancora oggi: poca competenza nella refrigerazione naturale e la dominanza del freon creano una situazione sfavorevole alla refrigerazione alternativa, anche se – grazie agli accordi internazionali – in futuro questo potrebbe lentamente cambiare.
Per gli Stati Uniti Dave Regola, Presidente dell’Istituto Internazionale della refrigerazione ad ammoniaca (IIAR) si dice ottimista sul ruolo dell’ammoniaca negli Stati Uniti in quanto nel Paese vi è una maggiore attenzione alla sicurezza e l’ambiente. Regola vede nell’ammoniaca una soluzione alle esigenze della catena di approvvigionamento alimentare. Per quanto riguarda la sicurezza, con controlli avanzati, tecnologie di comunicazione e monitoraggio automatizzato affidabile si dissipano le vecchie paure e l’ammoniaca sta diventando sempre più il refrigerante di scelta per una varietà di applicazioni di refrigerazione, di riscaldamento e raffreddamento.