Refrigerazione mondiale? Numeri non da poco!

1340466_arrow-upOltre 31 miliardi di $ nel 2012 e previsioni di arrivare a 40 miliardi $ nel 2016: questo il risultato di una analisi di WMI (Worldwide Market Intelligence) sul settore mondiale della refrigerazione, recentemente pubblicato in un rapporto (disponibile solo a pagamento, purtroppo) in cui si analizzano da vicino alcuni paesi chiave del settore, tra cui anche l’Italia. Numeri non da poco, soprattutto se si considera la congiuntura economica. I driver dell’innovazione? L’efficienza energetica nella maggior parte dei paesi, accompagnata dal ridimensionamento dell’inquinamento da rumore e dalla riciclabilità dei componenti. In Europa naturalmente anche il regolamento sui gas fluorurati giocherà un ruolo fondamentale nel determinare l’andamento di mercato e avrà un impatto pesante soprattutto sui produttori di compressori per la refrigerazione commerciale e industriale. Soffermandosi un attimo sui singoli paesi si può dire che il mercato tedesco per la refrigerazione domestica si è spostato verso la refrigerazione ad idrocarburi. Il mercato del commerciale rimane ancora dominati dall’R404A e R134A, soprattutto ancora per ragioni di costo, ma vi è un graduale spostamento verso la refrigerazione naturale a CO2 e idrocarburi. I principali discount tedeschi Aldi, Lidl e Netto si muovono nella stessa direzione. I mercati francese e britannico sono pesantemente influenzati dalle grosse catene della distribuzione quali Auchan, Carrefour e Casino in Francia, Tesco, Sainsbury’s e Mark&Spencer in Gran Bretagna. Recentemente però sta aumentando l’influenza di supermercati più piccoli e per la spesa veloce che si stanno lentamente muovendo verso la refrigerazione naturale. I supermercati hanno ormai capito che questo fa guadagnare loro credenziali presso la clientela ed il pubblico. Anche la Russia si affaccia sul panorama della refrigerazione naturale. Si nota negli ultimi anni una maggior diffusione di soluzioni ad ammoniaca. Nel paese vi sono ancora impianti a R22 che però verranno gradualmente eliminati per via del divieto di importazione sull’R22. In mercati meno sviluppati come Cina e India si nota un notevole sforzo per migliorare la catena di approvvigionamento alimentare per limitare le perdite di cibo. In Brasile il mercato della refrigerazione ê caratterizzato dalla presenza di molte aziende fornitrici di componenti. Il mercato totale, compresi i compressori, le unità condensatrici, le unità pack, gli scambiatori di calore e altri pezzi è stimato intorno ai 3,79 miliardi (dato 2012). L’India registra le crescite più veloci, seguita da Brasile e Russia.