Alla recente conferenza ATMOSphere2013, Eric Delforge – Mayekawa Europe – traccia i possibili prossimi sviluppi della refrigerazione industriale. Questo settore si trova oggi a dover affrontare alcuni cambiamenti importanti che necessariamente lo spingono verso una maggiore innovazione. Tra questi cambiamenti citiamo: il regolamento sui gas fluorurati, la situazione economica europea – una sfida per tutti – e l’avvicinarsi del D-Day per l’R22. “Qualora la scelta del refrigerante sostitutivo cadesse su un refrigerante naturale, questo sarebbe un risultato fondamentale per l’ambiente. Infatti, in questo settore, quando si parla di carica frigorigena, non si parla di grammi o Kg ma molto più spesso di tonnellate. Le quantità in gioco sono dunque enormi” afferma Eric Delforge – Mayekawa Europe – alla recente conferenza ATMOSPHERE2013.
Nella refrigerazione industriale l’ammoniaca è (ed è sempre stata) regina. Si stanno facendo strada però applicazioni anche con idrocarburi e CO2 , soprattutto per le basse temperature, spesso in cascata con l’ammoniaca. Secondo Mayekawa, lo sviluppo del settore negli anni prossimi vedrà un aumento delle applicazioni ad ammoniaca, un aumento, seppur minore, delle applicazioni ad idrocarburi e CO2 ed una diminuzione molto probabile delle applicazioni ad HFC, cosicché il panorama della refrigerazione industriale europea potrebbe divenire, secondo Delforge, il seguente: il 95% delle applicazioni saranno ad ammoniaca, il 4% a CO2, circa lo 0,3% ad idrocarburi e circa lo 0,5% ad HFC.
Eric Delforge conclude la sua presentazione con una raccomandazione al legislatore: “I sistemi industriali sono sistemi molto longevi. Le scelte per una tecnologia o per l’altra si ripercuotono per i susseguenti 20-25 anni. Questo significa che è fondamentale arrivare a una legislazione che sia il più stabile possibile nel tempo. Io personalmente credo che la soluzione più stabile sia quella dei refrigeranti naturali. E mi sento di dire che il divieto di HFC nella refrigerazione industriale potrebbe essere applicato già oggi per i nuovi impianti, senza nessun problema, perché i refrigeranti naturali sono una tecnologia collaudata nella refrigerazione industriale e ci auguriamo che tutti gli altri sotto-settori della refrigerazione seguiranno molto presto“.
L’articolo completo sul numero di dicembre di Zerosottozero