Il condizionamento dei treni: tendenze e richieste

Sempre più aziende ferroviarie chiedono soluzioni per la climatizzazione a prova di futuro. Un treno in genere è destinato a funzionare trent’anni. La tecnologia di condizionamento dovrebbe idealmente durare altrettanto. (Copyright: Deutsche Bahn AG / Volker Emersleben)

Tradizionalmente i requisiti per il condizionamento dei treni riguardano soprattutto la meccanica e la struttura degli impianti più che l’efficienza energetica e la tipologia di refrigerante: devono essere leggeri, occupare poco spazio, essere sicuri e rientrare in determinati intervalli di prezzo.

Fino ad oggi efficienza e tipologia di refrigerante non erano aspetti principali nella scelta del sistema di condizionamento ma il clima sta cambiando. Sempre più nazioni richiedano soluzioni a basso impatto ambientale e basse emissioni, in linea con la strategia europea del Green Deal; il Regolamento F-Gas determina la graduale scomparsa di alcuni refrigeranti dal mercato ma i treni sono progettati per durare trent’anni ed è quindi necessario scegliere in maniera molto oculata la tipologia di refrigerante, in modo che idealmente duri quanto il sistema.

Anche Faiveley S.A., azienda multinazionale di produzione e fornitura di accessori ferroviari per ferrovie e locomotive elettriche, sta conducendo diverse analisi sulle alternative disponibili sul mercato per rispondere al meglio alle nuove richieste e nel simposio eurammon, tenutosi online a inizio luglio, presenta alcune conclusione di queste analisi:

  • Il regolamento F-Gas influenza anche il settore delle ferrovie;
  • I nuovi refrigeranti sintetici sono una soluzione oggi, ma per alcuni operatori ferroviari presentano troppe incertezze riguardo al futuro (rischi legati all’impatto ambientale)
  • I refrigeranti naturali non sono ancora presenti “on the rail” ma si stanno analizzando possibili scenari:
    • Soluzioni a CO2 e aria sono disponibili ma ad oggi non ottimali per questioni di peso, costo, efficienza (i sistemi ad aria hanno ancora valori di COP inferiori a 1)
    • Per quanto riguarda gli idrocarburi, essi presentano lo stesso livello di sicurezza degli altri refrigeranti infiammabili oggi usati
    • Nel futuro vi sarà una maggiore differenziazione di tecnologie e refrigerante a seconda delle richieste dei singoli operatori e delle condizioni in cui i treni si trovano ad operare.
  • Le sostanze infiammabili non sono escluse a priori:
    • Vi sono già oggi treni che funzionano ad idrogeno (CORADIAiLINT)
    • Sia gli HFO che gli idrocarburi vengono considerati come possibili soluzioni per il treno.
    • A favore degli idrocarburi vi è la lunga e consolidata esperienza delle applicazioni nella refrigerazione commerciale e industriale che può essere utilizzata anche per il condizionamento.

 

 

2 Commenti

  1. Buonasera, per fini di studi universitari sto ricercando del materiale riguardante gli impianti di condizionamento dei treni.
    Potreste cortesemente indicarmi su quale numero della vostra rivista viene affrontato questo tema?
    Vi ringrazio anticipatamente
    Cordiali Saluti
    DU

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