EFCTC: dichiarazione sul voto in plenaria del Parlamento europeo sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati

In un comunicato stampa del 30 marzo dell’associazione europea dei produttori di gas fluorurati si legge:

“I membri del Comitato tecnico europeo sui fluorocarburi (EFCTC) riconoscono l’importanza del lavoro e del contributo di tutte le parti interessate finora al regolamento sui gas fluorurati. I produttori di gas fluorurati, gli utilizzatori a valle e le associazioni industriali si sono impegnati in modo proattivo nel processo, collaborando in modo costruttivo con le autorità.

I membri dell’EFCTC sono delusi dagli emendamenti adottati dal Parlamento europeo nell’allegato IV della proposta che ora copre tutti i gas fluorurati, compresi quelli con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) molto basso, vietandone l’uso in un’ampia gamma di applicazioni nei prossimi 3-5 anni. I refrigeranti fluorurati a basso GWP fanno parte della soluzione a lungo termine per la transizione dagli HFC a più alto GWP, mantenendo l’efficienza energetica e la sicurezza. La transizione verso alternative non fluorurate prodotte industrialmente può comportare rischi soprattutto nell’area della sicurezza in molte circostanze, come negli edifici ad alta densità.

Se il testo di compromesso finale esclude gli HFC a basso GWP, ci saranno conseguenze significative per il funzionamento delle apparecchiature di refrigerazione e condizionamento dell’aria e per l’uso di alcuni materiali isolanti ad alta efficienza, essenziali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione degli edifici dell’UE. Ciò potrebbe anche compromettere la diffusione su larga scala delle pompe di calore nell’UE e di conseguenza minare il programma REPowerEU.

I membri dell’EFCTC accolgono con favore gli emendamenti votati dalla plenaria del Parlamento europeo che miglioreranno la futura applicazione del regolamento sui gas fluorurati. In particolare, attraverso l’uso dello sportello unico doganale e la promozione di maggiori ispezioni degli impianti da parte degli Stati membri e la raccolta, la rendicontazione e l’analisi dei dati. Queste misure contribuiranno a ridurre al minimo le importazioni di gas fluorurati illegali e probabilmente non sicuri nel mercato europeo”.