Più di 1.000 aziende chiedono di rafforzare il programma ENERGY STAR

Immagine per gentile concessione NASA Earth Observatory/NOAA NGDC

Oltre 1.000 aziende e organizzazioni statunitensi hanno firmato una lettera indirizzata al Congresso in cui si chiede ai legislatori di rafforzare il programma ENERGY STAR, recentemente proposto per venire eliminato dal bilancio dell’amministrazione di Trump.

«ENERGY STAR è un modello per una collaborazione di successo tra il settore pubblico e privato» si afferma la lettera. «Gode di una lunga esperienza di successo e dovrebbe essere rafforzato, non indebolito, per assicurare che continui a fornire importanti vantaggi al pubblico mentre ci aiuta a soddisfare i nostri obiettivi energetici e ambientali».

La lettera, che è stata inviata lunedì scorso e che potete leggere QUI, è stata iniziata dalla Alliance to Save Energy e firmata da importanti società tra cui Cree, un produttore mondiale di LED e altri prodotti; Ingersoll Rand, società madre di marchi come Trane; Seattle City Light, società elettrica pubblica di proprietà della città e United Technologies Corp., società madre di Carrier e altri marchi.

Lanciato sotto il presidente George H.W. Bush, ENERGY STAR è tra i più riusciti partenariati pubblico-privato nella storia degli Stati Uniti, con più di 16.000 aziende e organizzazioni partecipanti. Condotto dall’EPA, il programma certifica un’ampia gamma di prodotti come altamente efficienti – dagli elettrodomestici all’elettronica agli edifici e agli impianti produttivi. È ampiamente riconosciuto – con più del90% di riconoscimento dei marchi – grazie al piccolo logo ENERGY STAR blu che appare sui prodotti venduti in tutto il paese.

Il programma, che costa circa 50 milioni di dollari all’anno, consente ai consumatori di risparmiare più di 34 miliardi di dollari l’anno in costi energetici ridotti. Ha vissuto un forte sostegno bipartisan per 25 anni. Nonostante questo successo, il bilancio rilasciato lo scorso mese dalla Casa Bianca richiede l’eliminazione di ENERGY STAR insieme ad altri programmi dell’EPA.

«Chiudere questo programma avrebbe penalizzato le imprese americane, i consumatori e la nostra economia globale e incoraggiamo fortemente l’amministrazione a riconsiderare la proposta di bilancio», ha dichiarato Kateri Callahan, presidente di Alliance to Save Energy, un gruppo che promuove l’efficienza energetica, con sede a Washington. «Questa lettera dimostra l’enorme sostegno delle imprese a un serio partenariato pubblico-privato e invia una chiara direttiva a Washington: mantenere il programma Energy Star in corso e farlo crescere»

Come molti dei programmi di efficienza energetica nel governo federale, ENERGY STAR offre enormi vantaggi al paese. Stimola l’innovazione, creando posti di lavoro e risparmiando ai consumatori miliardi di dollari, il tutto riducendo significativamente l’inquinamento nocivo, comprese le emissioni di carbonio. Secondo il DOE, l’efficienza energetica supporta quasi 2,2 milioni di posti di lavoro in tutto il paese in produzione, installazione, costruzione e altri settori.

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