Propano – R290: la ricerca vede un grande potenziale per la protezione del clima

I condizionatori d’aria split sono gli apparecchi più comuni utilizzati per il raffreddamento degli ambienti. Utilizzano principalmente HFC-410 come refrigerante e in alcune parti del mondo HFC-22, entrambi caratterizzati da un valore molto alto di potenziale di riscaldamento globale. Su sollecitazione dell’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, molti produttori sono alla ricerca di refrigeranti alternativi con un valore di GWP più basso, come l’HFC-32. Tuttavia, con un valore di GWP di 771, l’HFC-32 rappresenta ancora un rischio significativo per il clima e una soluzione a medio termine, non certo una soluzione per un future a zero emissioni.

Uno studio condotto da Pallav Purohit, ricercatore dell’IIASA – International Institute for Applied Systems Analysis, in collaborazione con ricercatori del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente e dell’Università di Leeds, ha dimostrato che passando al propano, un refrigerante alternativo a basso (<1) GWP per il raffreddamento degli ambienti, si potrebbe evitare un aumento di 0,09 °C della temperatura globale entro la fine del secolo, contribuendo così in modo significativo a mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C.

Nello studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS), i ricercatori hanno utilizzato il modello IIASA Greenhouse Gas – Air Pollution Interactions and Synergies (GAINS) per confrontare gli scenari di emissione dei refrigeranti alogenati di base con quelli di passaggio all’HFC-32 o al propano. Sebbene il passaggio all’HFC-32 possa ridurre l’aumento della temperatura globale (0,03°C entro la fine del secolo), il propano si è dimostrato la soluzione migliore in termini di sostenibilità.

«Il propano presenta notevoli vantaggi ambientali grazie alle buone prestazioni energetiche e a un potenziale di riscaldamento globale inferiore a 1. Negli split-AC fino a 7 kW, il propano può essere classificato come un’alternativa tecnicamente valida agli split-AC alimentati con HFC» afferma Purohit.

Gli split-AC ad alta efficienza energetica che utilizzano il propano sono già disponibili sul mercato cinese e indiano. Nonostante le prestazioni siano simili a quelle degli split-AC che utilizzano l’HFC-32, e persino migliori di quelle degli apparecchi attualmente diffusi che utilizzano l’HFC-410A e l’HCFC-22, alcune normative nazionali ne vietano l’uso, principalmente a causa di standard e codici che limitano l’uso di refrigeranti con maggiore infiammabilità, ostacolandone una più ampia adozione.

«Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica dell’UE per il 2050, è necessaria un’azione tempestiva e aggressiva. A breve termine, la conversione dei nuovi impianti di condizionamento dell’aria a refrigeranti più ecologici può ridurre significativamente il loro impatto sul clima, sottolineando l’urgenza di aggiornare gli standard per i responsabili politici» afferma Purohit.

L’Istituto Internazionale per l’Analisi dei Sistemi Applicati (IIASA) è un istituto scientifico internazionale che conduce ricerche sulle questioni critiche del cambiamento ambientale, economico, tecnologico e sociale globale che dobbiamo affrontare nel ventunesimo secolo. I suoi risultati forniscono opzioni preziose ai responsabili politici per plasmare il futuro del mondo in evoluzione. L’IIASA è indipendente e finanziato da prestigiose agenzie di ricerca in Africa, America, Asia ed Europa.

Lo studio citato:

Purohit, P., Höglund-Isaksson, L., Borgford-Parnell, N., Klimont, Z., Smith, C.J. (2022). Il ruolo chiave del propano in un settore di raffreddamento sostenibile. Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) 119 (34) e2206131119. DOI: 10.1073/pnas.2206131119 pure.iiasa.ac.at/18153Propano