Il nuovo valore di GWP100 dell’R32 e l’importanza di fare scelte indubbiamente sostenibili

Cartesio: Cogito ergo sum (Credits: Rungbachduong)

Nella tabella 7.SM.7 a pagina 1842 delle 3949 che costituiscono l’ultimo rapporto IPCC – “Cimate Change 2021 – The Physical Science Basis” – si elencano i GWP a 20 anni (e 100 anni) di alcune sostanze tra cui I refrigeranti.

Come è da più parti già stato fatto notare il GWP di R32 a 20 anni risulta di 2690 e a 100 anni di 771 (anziché intorno a 675 come fino ad ora considerato).

Le due osservazioni che vengono immediate sono:

  • Considerando che per il nostro clima l’orizzonte a 20 anni è molto più immediato in termini di effetti di quello a 100, l’R32 con un GWP di 2690 non può certo essere indicato come refrigerante sostenibile, come invece fino ad ora da molte parti è stato fatto.
  • Ad oggi il valore del GWP100 di R32 era calcolato intorno a valori di 675. Proprio per questo valore, il refrigerante rientrava di diritto tra le scelte a medio termine compatibili con il phase-down definito dal Regolamento F-gas, come sostituto nel condizionamento split di altri refrigeranti ad alto GWP che permette l’uso di refrigeranti con GWP inferiore a 750. Con un GWP di 771 però questo refrigerante diventa fuori norma per il Regolamento F-gas, secondo cui al 2025 – cioè dopodomani – è previsto un divieto d’uso di refrigeranti con GWP > di 750 negli impianti di condizionamento monosplit con meno di 3 Kg di F-Gas. Tra l’altro, un divieto simile entrerà in vigore anche in California nel 2023.

Questo ultimo punto in particolare dovrebbe causare non pochi mal di testa a  chi recentemente si è affidato a tale refrigerante dai valori “border line” per rinnovare il proprio sistema, pensando di dormire sonni tranquilli almeno fino al 2030. E invece da un giorno all’altro si ritrova con probabili nuove spese all’orizzonte. Questo solo ammesso, e non concesso, che il Regolamento adotti questi nuovi valori, ma essendo il rapporto IPCC la “summa summarum” delle più aggiornate conoscenze scientifiche, why not?

Vale allora la pena di riflettere sulla necessità – ma forse prima ancora sulla utilità – per il proprio business di affrontare decisioni che vadano davvero nella direzione di scelte chiaramente, indubbiamente e a lungo termine sostenibili. Questo è un chiaro e semplice esempio di come una tale decisione sia vantaggiosa non solo per l’ambiente (quindi per tutti noi) ma davvero anche per il business. Qualcuno avrebbe concluso dicendo: «Meditate, gente. meditate!»