La nuova F-Gas ed il Recovery Plan: la prospettiva italiana

L’attuale regolamento sui gas fluorurati UE 517/2014, in vigore dal 1° gennaio 2015, ha introdotto cambiamenti di vasta portata nel settore del freddo. Come previsto dal Regolamento stesso, la Commissione lo sta attualmente riesaminando. Questa revisione ne valuterĂ  l’efficacia, la pertinenza, l’efficienza, la coerenza e il valore aggiunto dell’UE. La revisione analizzerĂ  anche le opzioni politiche per migliorare il regolamento in futuro, in vista del Green Deal Europeo e la legge europea sul clima, dei recenti obblighi internazionali sugli idrofluorocarburi (HFC) ai sensi del protocollo di Montreal e dei progressi compiuti e lezioni apprese.

L’utilizzo di refrigeranti a bassissimo impatto serra e la riduzione del consumo energetico delle apparecchiature e dei sistemi di refrigerazione sono fondamentali.
I gas fluorurati, o HFC, oggi rappresentano il 4,4% del totale delle emissioni serra nel nostro Paese, quindi regolamentarne la scelta e l’uso è urgente e imprescindibile. Pertanto, auspichiamo che la nuova F-Gas sia più ambiziosa della precedente ed allineata con gli obiettivi del Green Deal Europeo per vincere la sfida del cambiamento climatico e diventare il primo continente climaticamente neutro al mondo.

Le alternative ai vecchi refrigeranti HFC ad alto GWP, come l’anidride carbonica (R744, CO2) e il propano (R290), che non provocano alcun effetto serra diretto, sono oggi largamente utilizzate e ampiamente disponibili sul mercato. I moderni impianti a CO2 con le migliori opzioni energetiche transcritiche come ad es. ETE ed FTE di Epta e le piĂą moderne apparecchiature a propano hanno raggiunto e superato l’efficienza ottenibile con impianti standard e di conseguenza hanno il minimo effetto serra indiretto ottenibile.

Occorre tenere ben presente che l’avvicendarsi dei refrigeranti HFC nel mercato ha costi altissimi in termini di ricerca e sviluppo per l’industria, e di adeguamento o sostituzione per la grande distribuzione. Ci aspettiamo quindi nuovi obiettivi di lungo termine più sfidanti e che il nuovo scenario sia quello definitivo e non soltanto un passo intermedio per cambiare ancora, nel giro di poco tempo.

Per ottenere una significativa riduzione del consumo di HFC non è però sufficiente regolamentare solamente i nuovi impianti, ma occorre abbattere il consumo di HFC ad altissimo potenziale serra (oltre 2500 tonnellate all’anno) legato alla manutenzione dei vecchi supermercati e ipermercati esistenti che utilizzano ancora refrigeranti altamente clima-impattanti e che ne disperdono in ambiente mediamente il 15% all’anno a causa delle perdite in esercizio.

Bisogna intervenire subito sulla riconversione degli impianti di refrigerazione commerciale piĂą vecchi sostituendoli con impianti moderni a refrigerante naturale e bassi consumi, tecnologie nelle quali le aziende italiane detengono una leadership assoluta a livello mondiale.

Occorre infine anche regolamentare meglio l’uso di HFC in manutenzione, rendendo più efficaci i controlli delle perdite, rafforzando la lotta al commercio illegale di HFC ed investendo maggiormente nella formazione specializzata sulle nuove tecnologie.
Siamo pertanto fiduciosi che la revisione del Regolamento Europeo F-Gas al momento allo studio presso la Commissione Europea e che vedrà la luce presumibilmente nel corso del 2022 permetterà al mercato di evolvere in una direzione positiva di maggiore rispetto dell’ambiente e di lotta ai cambiamenti climatici.

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