RefNat4LIFE, un progetto per la refrigerazione sostenibili nei piccoli alimentari

Il progetto Refnat4life è stato presentato durante il primo ATMO Virtual Event

Le emissioni di gas serra e la loro riduzione sono un tema rilevante per il settore del retail alimentare. Esso è infatti responsabile dell’1% circa di tali emissioni e ha un consumo energetico relativamente elevato rispetto ad altri settori. Vi è, peraltro, una discreta differenza in consumi energetici tra supermercati di superficie maggiore e supermercati di superfici minori, ma parliamo pur sempre di 400-500kWh/m2/anno.

Bisogna inoltre considerare che il 45% di tali consumi è da attribuire alla refrigerazione. Mentre i brand più grandi e i punti vendita con le superfici maggiori hanno un più facile accesso a tecnologie sostenibili, i supermercati e negozi più piccoli (<400m2) hanno più difficoltà ad implementare tali tecnologie per mancanza di personale, di informazione, di competenze e fondi. Eppure, tale categoria di negozi rappresenta una buona parte dei punti vendita europei. Nel 2015 l’85% dei supermercati europei aveva una superficie fino a 1000 m2e di questi il 64% arrivava solo fino a 400 m2, con grosse differenze di distribuzione tra i vari paesi europei. Si tratta di un numero considerevole, che nasconde un grosso potenziale per poter implementare tecnologie sostenibili. Anche l’effetto sull’ambiente che ne deriverebbe sarebbe considerevole.

Per questi motivi il progetto europeo RefNat4LIFE (giugno 2019-dicembre 2021) si è posto come obiettivo di favorire la diffusione di tecnologie efficienti e sostenibili di refrigerazione nei piccoli supermercati, con una attenzione particolare per quelli specializzati nella vendita di prodotti biologici, per i quali l’efficienza energetica avrebbe anche un ritorno di immagine di grande coerenza. Nel progetto questi sono considerati esemplificativi di tutta una serie di negozi di alimentari, quali i negozi di vicinato o quelli specializzati in una certa tipologia di prodotto – macellerie, gastronomie, salumerie, etc.

Il progetto vede impegnati 8 partner di 5 nazioni europee ( Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda) e fa parte della grande famiglia dei progetti LIFE ovvero di quel programma di sostegno con cui l’Unione europea porta avanti lo sviluppo di strumenti a favore di ambiente e clima.

Il progetto si concentra su due punti principali:

  • aumentare la formazione del personale di servizio nell’uso di attrezzature e alternative rispettose del clima;
  • sensibilizzare e accrescere l’adozione di alternative di raffreddamento rispettose del clima nel settore della vendita al dettaglio di alimenti biologici in qualità di rappresentante dei singoli dettaglianti (ad esempio, negozi biologici, piccoli supermercati, minimarket, macellerie, panifici e negozi di vicinato).

Lo stato dell’arte

Secondo le analisi condotte dal progetto oggi i supermercati fino a 400 m2 di superficie di vendita utilizzano molti apparecchi plug in. Spesso tali apparecchi sono acquisiti da precedenti proprietari e in genere non sono ben tenuti. Le condizioni infrastrutturali di questa tipologia di negozi sono sempre molto peculiari. Diventa quindi difficile trovare un modello che valga come standard. Certo è, però, che in questo settore c’è un grande bisogno di  informazione e di proposte di soluzioni, inclusi calcoli di costo e opzioni finanziarie.

I modelli indicano che l’adozione di tecnologie sostenibili per la refrigerazione potrebbero fare rispamiare circa l’11% delle emissioni del settore da qui al 2025, oltre a quanto già raggiungibile tramite il regolamento F-Gas.

Prospettive

Oltre a una serie di misure per favorire la diffusione di informazioni sui refrigeranti naturali e sulle tecnologie sostenibili, il progetto si propone anche di sviluppare un database per misurare e comunicare i possibili risparmi energetici di nuove apparecchiature RACHP,

di sviluppare una lista di criteri di sostenibilità per il raffreddamento dei piccoli negozi e lo sviluppo di nuove strategie e vie di comunicazione per la diffusione veloce ed efficace di informazioni sulle tecnologie sostenibili, sui relativi possibili risparmi, casi di applicazioni pratiche, etc. oltre a una preziosa lista di possibilità di formazione disponibili.

Maggiori informazioni: QUI