ACQUA per raffreddare il data center dell’Università di Monaco

Credits: Efficient Energy

I data center consumano molta energia elettrica e generano molto calore di scarto. Pertanto devono essere costantemente raffreddati con energia aggiuntiva. Al fine di utilizzare questa energia termica, l’azienda tedesca Efficient Energy ha sviluppato l’ eChiller, un chiller in cui il processo di raffreddamento avviene a base d’acqua e che sarà ora utilizzato per la prima volta in un sistema ibrido presso L’Università di Scienze Applicate di Monaco. L’obiettivo è quello di applicare l’eChiller anche ad altri processi di raffreddamento. La Fondazione federale tedesca per l’ambiente DBU ha già sostenuto lo sviluppo dell’eChiller con 800.000 euro e ora lo sostiene ancora una volta professionalmente e finanziariamente con 270.000 euro.

«Oggi circa il 5% delle emissioni di gas serra della Germania e il 14% del consumo di elettricità sono dovuti alla refrigerazione» spiegano il capo progetto Jörg Bentz e il Prof. Dr. Christian Schweigler dell’Università. Circa un quinto del consumo totale di energia di un data center è dovuto al funzionamento dei sistemi di refrigerazione. Ciò è problematico per due motivi: in primo luogo si usa in genere un refrigerante a base di idrofluorocarburi, che ha spesso un effetto dannoso per il clima molto più elevato rispetto all’anidride carbonica dei gas a effetto serra. Inoltre, l’elevata domanda di elettricità provoca ulteriori gas a effetto serra, poiché la maggior parte dell’elettricità utilizzata è ancora generata da fonti di energia fossili.

Acqua come refrigerante naturale

L‘eChiller si propone di risolvere entrambi i problemi. L’acqua come refrigerante non rilascia gas dannosi per il clima. Inoltre, la tecnologia consente il “free cooling”, cioè il raffreddamento con un dispendio energetico minimo. Il consumo di energia elettrica può quindi essere ridotto fino al 70%. «La tecnologia è particolarmente importante dal punto di vista ambientale. Da un lato, riguarda direttamente l’efficienza energetica e quindi la protezione del clima. Dall’altro, nell’ambito di una modernizzazione, consente la sostituzione del refrigerante convenzionale dannoso per il clima con l’acqua alternativa rispettosa dell’ambiente» afferma il segretario generale della DBU Alexander Bonde. Questo è un aspetto importante non solo in termini di clima, ma anche da un punto di vista economico: dal 2000, il consumo di elettricità dei data center tedeschi è triplicato. Nel corso della digitalizzazione, si prevede che la domanda continuerà ad aumentare.

Modernizzazione di data center di piccole e medie dimensioni

All’Università di Monaco è prevista la conversione del modello di un sistema di climatizzazione del data center in un sistema ibrido a basso consumo energetico. A tal fine, i sistemi di refrigerazione esistenti saranno integrati dall’eChiller. Secondo Bentz, i sistemi possono quindi utilizzare anche il sistema di raffreddamento esistente in aggiunta all’eChiller, a seconda dei requisiti. Il progetto mira anche a sviluppare una strategia operativa per questi impianti ibridi, che è rivolta in particolare ai centri dati di piccole e medie dimensioni ed è trasferibile.