Quello dei refrigeranti illegali continua ad essere un tema scottante in Europa. Per questo, nuovamente, le maggiori associazioni europee di settore fanno sentire la propria voce per sottolineare i rischi connessi all’utilizzo di refrigeranti illegali e fornire agli attori strumenti per riconoscere una possibile frode.
ASERCOM, AREA, EPEE ed EFCTC hanno recentemente pubblicato un opuscolo che riporta l’attenzione sull’importanza dell’utilizzo di refrigeranti da fonte certa e legale e dei rischi invece connessi all’utilizzo di refrigeranti di dubbia provenienza. Il documento offre una breve panoramica dei criteri chiave per distinguere le fonti sicure da quelle illegali ed è progettato per aiutare I tecnici a riconoscere refrigeranti possibilmente illegali.
L’utilizzo di refrigeranti da fonte incerta porta con sé rischi elevati: da multe salate a rischi per la salute e la sicurezza di installatori e utenti. In particolare, si dice nell’opuscolo, essi sono legati a:
- Impatto finanziario: in alcuni paesi europei le multe legate al commercio o utilizzo di refrigeranti illegali sono alquanto elevate oppure, in alcuni casi, vi sono anche procedimenti legali;
- Impatto sull’impianto: l’utilizzo di refrigeranti non conformi o che non rispecchiano quanto descritto sulla confezione può causare perdita di prestazioni ed efficienza energetica oppure, nei casi più gravi, portare a danni anche irreparabili di compressori e impianto;
- Impatto sulla gestione aziendale per via di una perdita di fiducia che può subentrare tra fornitore e cliente, qualora il cliente debba subire danni da refrigeranti non conformi;
- Impatto su salute e sicurezza: se il refrigerante contenuto nel cilindro non è esattamente quanto indicato in etichetta, questo può causare danni alla salute e alla sicurezza degli installatori e degli utenti delle apparecchiature;
- L’utilizzo di refrigeranti fuori quota modifica naturalmente il raggiungimento degli obiettivi del regolamento F Gas.
Cilindro sì, cilindro no
Tenendo sempre presente che i cilindri usa e getta sono stati banditi in Europa dal 2007 e che i cilindri DEVONO poter essere restituiti al fornitore, bisogna ricordare che le bombole del refrigerante devono essere conformi alla direttiva sulle attrezzature a pressione (Ped) e devono essere sottoposte regolarmente a test di pressione e timbrati di conseguenza, compresa la data del prossimo test. Le valvole devono essere timbrate con il numero di omologazione. Inoltre, le bombole devono portare i seguenti timbri e informazioni:
- Etichettato con il timbro Pi (л)
- EN 13322-1: conformità allo standard di progettazione e costruzione· Approvazione PED
- Anno e mese di produzione
- I cilindri devono essere mantenuti/ ispezionati dopo 10 anni. L’anno di fine servizio deve essere segnato sul cilindro
Qualsiasi consegna di refrigerante deve essere accompagnata dalla relativa scheda di sicurezza (SDS) emessa dal produttore / fornitore di gas nella lingua nazionale, con chiara indicazione della registrazione CE, del produttore, incluso l’indirizzo e numero di emergenza.
L’opuscolo è per ora solo in inglese, ma ne verrà rilasciata anche una versione italiana.