Cool Coalition si riunisce per definire ulteriori strategie verso un condizionamento piu sostenibile

Lanciato alla prima conferenza globale sulle sinergie tra l’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi, la Cool Coalition mira a ispirare ambizione e accelerare l’azione sulla transizione verso un raffreddamento pulito ed efficiente.

La coalizione comprende ministri dell’ambiente del Cile e del Ruanda e degli Affari esteri della Danimarca, nonchĂ© i capi della azienda danese Danfoss e di ENGIE, leader della societĂ  civile, della ricerca, del mondo accademico e delle istituzioni intergovernative. La Cool Coalition è uno sforzo globale guidato dalle Nazioni Unite, dalla Coalizione per il clima e l’aria pulita, dal programma di efficienza nel raffreddamento di Kigali e da Energia Sostenibile per Tutti (SEforALL). Recentemente i leader della  Cool Coalition si sono incontrati per confermare la propria volontĂ  di agire per il clima e definire alcune strategie come:

  • condividere conoscenze scientifiche ed applicative
  • coinvolgere nuovi partner
  • sostenere l’innovazione, gli investimenti e l’informazione verso un raffreddamento sostenibile.

«La domanda di raffreddamento è in crescita, come deve essere se vogliamo fornire un accesso equo a una tecnologia che mantenga i nostri figli sani, i vaccini stabili, il cibo nutriente e le economie produttive» ha affermato Joyce Msuya, direttore esecutivo facente parte dell’ONU, parte della coalizione. «Ma non possiamo nemmeno permettere che le emissioni sfuggano di mano. La Cool Coalition offre un’opportunitĂ  tre in uno per tagliare il riscaldamento globale, migliorare la vita di centinaia di milioni di persone e realizzare enormi risparmi finanziari».

«In un mondo che si sta riscaldando, il raffreddamento è una necessitĂ , non un lusso. Dobbiamo fornirlo alle popolazioni vulnerabili che attualmente non hanno elettricitĂ . Questa necessitĂ  è qualcosa che può essere raggiunta all’interno di un percorso di 1,5 gradi. Dobbiamo fornire un raffreddamento sostenibile a velocitĂ  e dimensioni tali da garantire a tutti cibo, vaccini sicuri e comfort sul lavoro sicuri. Centinaia di milioni di persone a rischio oggi per il caldo estremo hanno bisogno di protezione e noi dobbiamo proteggerle ma evitando maggiori emissioni di carbonio» ha affermato Rachel Kyte, Amministratore delegato di Sustainable Energy for All.

Il 2018 è stato il quarto anno piĂą caldo mai registrato, con temperature di picco senza precedenti registrate in tutto il pianeta, da 43°C a Baku, in Azerbaijan, fino ai quasi 30 in tutta la Scandinavia. GiĂ  il 30% della popolazione mondiale è esposta a temperature potenzialmente pericolose per oltre 20 giorni all’anno. Le ondate di calore causano 12.000 morti ogni anno.

Si stima che il numero di condizionatori d’aria in uso aumenterĂ  da 1,2 miliardi di oggi a 4,5 miliardi entro il 2050. Se il mondo continuerĂ  su questa strada, le emissioni del settore cresceranno del 90% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2017. Ciò equivale a emissioni di 12 GtCO2e nel 2050, equivalenti a quasi un quarto delle emissioni globali nel 2017. L’emendamento di Kigali potrebbe evitare l’aumento di quasi 0,4°C

Una strategia combinata per eliminare gradualmente gli HFC e migliorare l’efficienza energetica può potenzialmente raddoppiare i benefici climatici, risparmiando fino a 2,9 miliardi di dollari a livello globale nel 2050 utilizzando meno elettricitĂ , secondo i dati dell’Agenzia internazionale per l’energia.  La Cool Coalition vuole unire le forze e agire per un raffreddamento piĂą pulito e sostenibile, assicurando che si possa fornire alle persone il raffreddamento di cui hanno bisogno, proteggendo il pianeta.

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La Cool Coalition include attualmente Basel Agency for Sustainable Energy, C40, Care Without Harm, CLASP, Climate and Clean Air Coalition, Danfoss, ENGIE, Energy Foundation China, Environmental Investigation Agency, Global Cool Cities Alliance, International Solar Alliance, Kigali Cooling Efficiency Programme, Empower, Arcelik, Minister of Environment of Chile, Minister of Environment of Rwanda, Minister of Foreign Affairs of Denmark, Natural Resources Defense Council, REN21, Rocky Mountain Institute, Sustainable Energy for All Initiative, Toby Peters – Professor in Cold Economy University of Birmingham, Shakti Sustainable Energy Foundation, TERI – The Energy and Resources Institute, United Nations Environment Programme.