Gas serra: (cattive) nuove dalla Ricerca

Un nuovo studio indica che i bacini artificiali potrebebro contribuire alle emission di gas serra pi’ di quanto supposto fino ad ora. (Courtesy: Diceman – Own work)

I paesi di tutto il mondo stanno cercando di contenere le proprie emissioni di gas serra per poter mantenere l’innalzamento della temperatura media globale entro determinati limiti ( i famosi 2°C rispetto all’epoca pre-industriale). Si stanno facendo molti sforzi in svariati settori (per esempio quello della refrigerazione) per limitare l’immissione in atmosfera di gas serra.

Se, però, un nuovo studio di prossima pubblicazione è corretto, ( QUI ) ci sarebbe una nuova fonte di gas serra fino ad ora non considerata, il che significherebbe il bisogno di maggiori riduzioni nelle pianificazioni nazionali.

Il nuovo studio, che verrà pubblicato a breve nella rivista Bioscience, conferma un volume significativo di emissioni di gas a effetto serra provenienti da un luogo fino ad ora poco considerato: i bacini d’acqua artificiali, dietro a circa 1 milione di dighe in tutto il mondo, creati a fini di generazione di energia elettrica, irrigazione e di altri bisogni umani. Nello studio 10 autori provenienti da Stati Uniti, Canada, Cina, Brasile, Olanda hanno sintetizzato un notevole corpus di ricerche precedenti sull’argomento per arrivare a concludere che queste riserve possono emettere poco meno di un gigatonnellata di equivalenti annuali di anidride carbonica. Ciò significherebbe che hanno contribuito all’1,3 % delle emissioni globali. In particolare da tali bacini verrebbe emesso CH4 per il 79%, CO2 per il 17% e NOx per il 4%.

Ciò che gli studiosi tengono a sottolineare è che la loro non è una presa di posizione contro la generazione idroelettrica (per altro di per sé a basse emissioni di CO2) o in generale verso gli accumuli di acqua, ma che queste fonti di gas serra debbano essere considerate nel calcolo mondiale delle missioni.

Una notizia tutt’altro che piacevole e anche un poco demoralizzante. Ma c’è chi ha già trovato la sua soluzione: negare il cambiamento climatico, contro ogni evidenza! ( QUI )