Nuova fiducia degli USA nelle aziende italiane

DE Shaw Group acquisisce la Roen Est

La prima operazione industriale in Italia del fondo globale di investimento statunitense

Roen Est, azienda di Ronchi dei Legionari (Gorizia) che dal 1983 produce scambiatori di calore, è stata acquisita dal fondo statunitense DE Shaw Group.

Si tratta della prima operazione di private equity in Italia realizzata dal fondo statunitense, la “investment company” globale specializzata in settori ad alto contenuto tecnologico, un colosso finanziario con sede centrale a New York, presente anche in Europa ed in Asia, che conta un giro di affari da 37 miliardi di dollari.

DE Shaw Group ha acquisito l’azienda con l’impegno di sostenere il nuovo piano industrial di Roen Est che guarda a nuovi investimenti per lo sviluppo prodotto, rafforzamento commerciale in Italia ed espansione internazionale. Risultato: patrimonio netto complessivo per Roen Est di 13 milioni e nessun debito a medio-lungo termine.

È un risultato eccezionale – commenta con orgoglio l’amministratore delegato Ing. Giovanni Bordin a guida della Roen Est dal 2012 – che dimostra come il “saper fare” e l’efficienza delle imprese italiane siano un valore aggiunto per chi cerca investimenti, anche per grandi gruppi d’oltreoceano. Si tratta di un successo “di squadra”, raggiunto con impegno, dedizione e con il lavoro di tutta l’azienda che è rimasta salda in questi anni più difficili e che, nonostante la situazione, non ha mai smesso di investire in ricerca e in sviluppo tecnologico dei propri prodotti”.

Grazie alla competenza e alla credibilità guadagnate da Roen Est in oltre 30 anni di esperienza – continua Bordin – abbiamo sempre potuto contare sul sostegno dei nostri clienti e dei fornitori storici.

Con 390 dipendenti divisi tra la sede di Ronchi e quella in Slovacchia, Roen Est si avvia a chiudere il 2015 con un fatturato di circa 34 milioni – il cui 75% è realizzato all’estero in 48 diversi Paesi del mondo – e un ebitda di circa 4 milioni.

Grazie a questo accordo, l’azienda ora ha una situazione finanziaria più che solida e nuovi fondi per un piano industriale di sviluppo e per nuovi investimenti: in più, la nuova dimensione internazionale sarà un’ulteriore spinta per la competitività all’estero e per la crescita interna che potrebbe far aumentare anche la forza lavoro in Friuli Venezia Giulia. www.roenest.com