FRANCIA: buone pratiche per il contenimento dei refrigeranti

L’associazione francese per il freddo AFCE ha presentato i risultati del suo studio sul contenimento di refrigeranti negli impianti di refrigerazione e di climatizzazione in Francia. In una conferenza stampa del 22 settembre essa ha comunicato pubblicamente i risultati. Lo studio, iniziato nel 2014, ha voluto anche individuare le buone pratiche del settore. I risultati?

Innnazitutto è risultato che l’impatto ambientale delle perdite è dovuto in gran parte a poche grandi perdite di fluido frigorifero piuttosto che alla somma di tante piccole perdite. Il 60% di fughe di fluido inferiori a 5 grammi rappresentano in realtà solo il 6% delle quantità totali di perdite.

Un sondaggio online rivolto a piu di 500 installatori in possesso di patentino del frigorista (francese) ha indicato che:

  • la qualitĂ  dei rapporti di intervento e prova di tenuta è molto casuale;
  • il livello di perdita dipende dalla tecnologia del freddo;
  • i sistemi ad espansione diretta sono piĂą inclini a perdita.

Infine visite in loco hanno evidenziato notevoli differenze di approcci al contratto di manutenzione per settore. La maggior parte degli impianti visitati non era conforme in materia di monitoraggio, attrezzature a pressione in servizio. A ciò si aggiunge il fatto che vi è poca o nessuna manutenzione preventiva. Questo è dovuto alle pressioni economiche che le strutture devono spesso affrontare, secondo quanto affermato da AFCE.

Sulla base di questi risultati AFCE ha emesso una serie di raccomandazioni per gli installatori: essa raccomanda che il personale dedicato alle installazioni sia personale qualificato, di installare rilevatori di fughe nelle sale macchine e di adottare una serie di misure  per evitare il rischio di perdite o almeno diminuirlo.

L’associazione favorisce lo sviluppo di una procedura di rilevamento utilizzando diversi tipi di sistemi di rilevazione e una serie di punti di controllo obbligatori. I controlli di tenuta devono essere normalizzati, i metodi di rilevamento standardizzati e trasversali al fine di garantire la completezza del controllo, soprattutto per le grandi perdite. Queste pratiche dovrebbero essere generalizzate e diffuse il piu’ possibile.

Lo studio quid scritto è disponibile in francese QUI e inglese QUI