Meno energia per raffreddare le bibite

All’inizio di agosto il dipartimento statunitense per l’energia (DOE) ha proposto nuovi standard che ridurrebbero l’energia consumata dai distributori di bibite raffreddate. Gli standard proposti ridurrebbero l’energia usata del 25-65% considerando le macchine più efficienti disponibili ora, favorendo dunque anche un risparmio economico per i proprietari di queste macchine.

Gli espositori che rispettino i nuovi standard potrebbero fare risparmiare in 30 anni 23 miliardi di kWh ovvero 0,4-1,1 miliardi di $.

I primi standard energetici proposti da DOE risalgono al 2009 e sono entrati in vigore dal 2012. Gli attuali standard si riferiscono a espositori in cui tutto l’apparecchio sia refrigerato Le nuove regole aggiornerebbero questi standard e prenderebbero in considerazione anche gli apparecchi che sono in combinazione con una parte non refrigerata e distribuiscono snacks oltre che bevande.

Un elemento innovativo della nuova proposta è la richiesta di elementi di controllo del consumo energetico, quali ad esempio l’illuminazione e la refrigerazione.

Oggi, infatti, alcuni macchinari presenti sul mercato posseggono questi strumenti: la luce viene spenta o abbassata quando l’edificio è chiuso o quando si registra basso traffico di clienti e la refrigerazione reagisce a periodi di inattività aumentando di pochi gradi la temperatura di raffreddamento e tornado a temperature di regime in periodi di attività normale. Anche l’utilizzo di componenti efficienti quali compressore, scambiatori e ventilatori aiuterebbe a rispettare gli standard proposti.

DOE pianifica di pubblicare le regole finali entro febbraio 2016 e gli standard diverrebbero effettivi dopo tre anni.

QUI il documento di DOE con gli standard proposti