L’ENEA ha appena pubblicato il rapporto annuale sull’ efficienza energetica. In esso si legge che „dal 1970 l’energia risparmiata attraverso l’efficienza energetica (1337 Mtep) è stata maggiore dell’offerta mondiale di petrolio (1202 Mtep), elettricità (552 Mtep) o gas naturale (509 Mtep) del 2011 e superiore al consumo finale dell’Unione Europea nel 2011 di tutte le fonti di energia (1139Mtep)”. Non solo. Guardando al futuro, precisamente al 2050, il 40% dell’energia dovrebbe provenire da guadagni di efficienza energetica.
L’efficienza energetica svolge dunque un ruolo crescente nel mercato dell’Energia del futuro. Eppure… Secondo le proiezioni dell’ENEA, con le attuali politiche, la maggior parte degli investimenti economicamente validi in efficienza energetica rimarrà irrealizzata.
Come mai? “Molte le barriere che contribuiscono a questa situazione”, si legge nel rapporto. “Innanzitutto la mancanza di attenzione verso le opportunità di investimento rispetto ad altre opzioni attualmente presenti sul mercato”. Un esempio? Secondo la AIE – Agenzia Internazionale dell’Energia – gli investimenti relativi a tecnologie per l’estrazione, distribuzione e utilizzo di gas naturale e petrolio sono circa 3 volte superiori a quelli in efficienza energetica.
In Italia la Direttiva Europea sull’efficienza energetica 2012/27/UE è stata recepita con il Decreto Legislativo 102/2014. Esso, insieme al Piano d’Azione per l’Efficienza energetica 2014 (PAEE 2014) rappresenta lo strumento politico per raggiungere l’obiettivo fissato di riduzione dei consumi al 2020 (15,5 Mtep di energia finale, ovvero 20 milioni di Teq petrolio/anno).
Tra le misure previste dal decreto per raggiungere l’obiettivo vi è quello dei certificati bianchi, oltre a misure di incentivazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica. Inoltre si è prevista l’istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica, tra i cui obiettivi vi sono anche interventi di riduzione nei settori dell’industria e dei servizi, investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. In generale il Fondo si concentrerà sulle opere di riqualificazione energetica negli edifici pubblici e nella riduzione dei consumi in campo industriale e nei servizi. Le risorse finanziarie complessive per l’attuazione delle misure ammontano complessivamente a oltre 800 milioni. Sarà la volta buona?
QUI il rapporto 2015 ENEA sull’Efficienza energetica
QUI il PAEE 2014