Efficienza energetica: diagnosticare, intervenire, controllare

Si è parlato  di efficienza energetica il 27 maggio a Retail Energy,  incontro tenutosi a MIlano e organizzato da IIR, l’Istituto Internazionale di Ricerca.

Il tema è stato introdotto da Enrico Biele di FIRE, Associazione italiana per l’uso razionale dell’energia e Marco De Min dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e i servizi idrici.  Proprio De Min all’apertura dei lavori, dopo aver presentato le possibilità di incentivazione al risparmio energetico rappresentate dai certificati bianchi e conto termico, lancia uno spunto di riflessione alla platea: „Nei primi otto anni abbiamo visto che entrambi questi meccanismi sono stati utilizzati dal terziario molto poco rispetto alle loro potenzialità e alle aspettative. Eppure si tratta di strumenti che anche per il terziario sono ben adeguati per favorire misure di efficientamento. Un invito: informatevi, utilizzateli“ 

Alle ESCO  – numerose presenti in sala – l’invito a fare conoscere questi strumenti al terziario, proponendo a ciascuno dei propri clienti la soluzione migliore, in base alle loro esigenze,

Ma prima di introdurre misure di efficientamento è fondamentale sapere dove sono necessarie, ovvero quali sono i punti di maggior consumo. Sembra lapalissiano, ma la realta’ emersa dalle varie relazioni è che spesso la misurazione  è carente, imprecisa, addirittura quasi assente. Si inizia a migliorare dove è necessario e si aggredisce il problema con le misure finanziariamente meno impegnative ed energicamente più efficaci. Si inizia cioè a far funzionare bene ciò che si ha. „Potrei avere l’impianto più moderno e nella teoria più efficiente. Ma se è tarato male, consuma più di altri“. E si ribadisce l’importanza dell’Energy manager, funzione chiave in un centro ad alto consumo energetico.

Diagnosticare, intervenire, controllare: questi i passaggi che non possono mancare in un corretto intervento di efficientamento, indipendentemente dalle misure che si intendono portare avanti. „La misurazione dei risultati è fondamentale, non solo per giustificare gli interventi davanti alla direzione, ma anche come bench mark per tutti gli altri“. Purtroppo in Italia non vi è uno strumento generale che convogli in un unica banca dati le esperienze di efficientamento e i risultati ottenuti dai vari centri, anche se sicuramente questo aiuterebbe a migliorare l’approccio al risparmio energetico.

Misurare i consumi e averne piena consapevolezza è anche fondamentale in un’ottica futura: le reti diventano smart; si va verso il consumo elettrico on demand e programmabile che non è possibile se non si sa esattamente dove, cosa e quanto si consuma.

Infine non poteva mancare una domanda sui refrigeranti naturali, che in quanto ad efficienza energetica nel settore retail-refrigerazione, possono contribuire non poco. Siamo pronti per il passaggio ad una refrigerazione alternativa? „Sicuramente sí“  è la risposta al pubblico Giacomo Pisano, Officine Dorin, durante una tavola rotonda. E – aggiungiamo noi – non possiamo fare altro che essere pronti: il regolamento non è prorogabile.