L’organizzazione britannica Carbon Trust ha pubblicato oggi un nuovo report dal titolo “The emerging cold economy”, incentrato sul nuovo concetto di Cold Economy. Partendo dalla analisi di alcuni fatti – la crescente domanda globale di raffreddamento e la possibilità per la Gran Bretagna di essere leader mondiale nelle tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio – il testo sviluppa una nuova proposta per l’integrazione del freddo in un sistema energetico più ampio.
Ma partiamo dall’inizio. La popolazione mondiale in espansione e la crescita della classe media sui mercati emergenti aumentano la domanda di freddo. Dagli edifici ai supermercati, dai data center alla medicina, il freddo è un elemento fondamentale della società moderna. Entro il 2030 la domanda globale di energia per il raffreddamento potrebbe crescere tre volte rispetto alla capacità attuale di energia elettrica nel solo Regno Unito. Allo stesso tempo, però, grandi quantità di freddo sono sprecate, per esempio durante la rigassificazione del gas nei terminali di importazione, freddo che potrebbe essere riciclato per altre applicazioni. Questo punto di vista, quasi una intuizione, ha stimolato nuove riflessioni volte alla creazione di business dall’alto valore ambientale per una efficiente integrazione di freddo in un sistema energetico più ampio, per poter arrivare alla cosidetta “Cold economy”.
David Sanders, direttore dell’ innovazione a Carbon Trust: “Se il concetto di “Cold economy” passerà da idea a realtà dipenderà da una riflessione congiunta e dalla collaborazione da parte dell’industria, del mondo accademico e del governo per sviluppare, testare e implementare nuove soluzioni. La Gran Bretagna, con la sua ricca storia di innovazione e ingegneria, ha una reale opportunità di aprire la strada a tecnologie fredde basse emissioni di carbonio e guidare soluzioni innovative dal laboratorio al mercato “.
La politica energetica del Regno Unito si è finora concentrata sui trasporti, energia elettrica e calore, poco tempo è stato speso per affrontare l’importanza di freddo. Tuttavia, il raffreddamento consuma fino al 14% di energia elettrica nel Regno Unito e il costo annuo combinato dell’energia elettrica e del trasporto refrigerato nel Regno Unito è superiore a 5 miliardi di sterline. Per trasformare questo da costo per il Regno Unito a occasione, deve essere effettuata una valutazione completa del potenziale dell’economia fredda.
All’interno del rapporto ‘The Emerging Cold Economy’, il Carbon Trust evidenzia la necessità di concentrare pianificazione e investimenti su tre aree principali:
- ricerca e sviluppo;
- fabbricazione;
- competenze
Ricerca a sostegno della realizzazione a tempi brevi di nuove tecnologie del freddo nei settori industriali, degli edifici e dei trasporti; produzione del freddo per offrire nuovi prodotti convenienti in volume di mercato, sia in patria che all’estero, per la creazione di una leadership di produzione nel Regno Unito; apprendistato e formazione che integrano la filiera con innovazione, integrando in maniera coordinata le diverse richieste della produzione, dell’assistenza, dell’after sale.
Il rapporto è disponibile in inglese QUI