Lunedi 16 dicembre si è arrivati ad un accordo informale sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati. Non esiste ancora documento ufficiale, occorre il voto del Parlamento e del consiglio dei ministri ma, secondo diverse fonti, possiamo dire che probabilmente entro l’estate avremo il regolamento ed entro il 2015 sarà effettivo.
Si mira ad una riduzione di HFC del 79% entro il 2030. Un compromesso tra quanto proposto dal Parlamento e quanto richiesto dagli Stati Membri, ma pur sempre un miglioramento rispetto a quanto proposto dalla Commissione. In medio stat virtus?
Per quanto riguarda i divieti, sembra che rimanga il divieto di utilizzo dei gas ad altissimo GWP (>2500) entro il 2020, che probabilmente verrà applicato a tutti gli impianti con un carico di refrigerante maggiore di 40T CO2 equivalenti.
Secondo diverse fonti i divieti per ora ancora non formalmente accettati sarebbero:
- Dal 2022: impianti commerciali ermeticamente chiusi con HFC a GWP di 150 e oltre;
- Dal 2022: impianti commerciali centralizzati con potenza superiore a 40kW e con GWP di oltre 150, eccetto impianti a cascata dove il primo refrigerante sia un HFC con GWP inferiore a 1500
- Dal 2020: condizionatori ermeticamente chiusi con HFC
- Dal 2020 (ma è probabile una posticipazione): piccoli impianti split con HFC (esclusi impianti con GWP inferiore a 750).
Si attiveranno misure di tracciabilità per marcare gli apparecchi contenenti HFC importati nell’UE da paesi terzi. Questo sostituisce il famoso bando di precarica che aveva tanto fatto discutere.
Non è ancora tutto definitivo. Il Parlamento ha affermato che alcuni elementi verranno ancora modificati nei prossimi incontri prima che si arrivi ad una decisine finale, ma si stanno definendo i contorni del futuro del settore. (Seguono aggiornamenti)