Settimana scorsa il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sul piano dell’UE per incentivare le industrie nazionali a zero emissioni, compresa l’industria delle pompe di calore. Per l’Associazione europea delle pompe di calore (EHPA) questo piano è un buon inizio, ma occorre fare di più. EHPA è lieta che le pompe di calore siano riconosciute come una tecnologia chiave a zero emissioni, un passo fondamentale verso la decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento all’interno del patrimonio edilizio e dell’industria dell’UE. Tuttavia, è deludente che l’elenco includa diciassette tecnologie invece delle otto tecnologie pulite e mature originariamente proposte dalla Commissione europea. Inoltre, il parametro di riferimento del 40% della produzione di tecnologie pulite nell’UE entro il 2030 è inferiore al livello di oltre il 60% già raggiunto dal settore delle pompe di calore, in cui le aziende europee sono leader a livello mondiale.
«Questo piano ha bisogno di molta più carne al fuoco – sia in termini di ambizione che di dettagli settoriali – per dare impulso al settore delle pompe di calore» ha commentato Jozefien Vanbeceleare, responsabile degli Affari UE dell’Associazione europea delle pompe di calore. «Dato che qui manca, speriamo che l’imminente relazione sulla competitività colmi la lacuna». L’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi sta preparando un rapporto separato sulla competitività, che rappresenta un’opportunità per condurre valutazioni specifiche del settore e implementare misure su misura.
In concomitanza con il lancio del piano 2040, il Commissario Hoekstra ha sottolineato l’esigenza di attrarre capitali privati per promuovere lo sviluppo delle tecnologie pulite. Gli attuali piani di investimento nel settore delle pompe di calore in Europa ammontano a 7 miliardi di euro dal 2022 al 2025: la mancanza di chiarezza politica e i ritardi nell’attuazione di strategie chiave – come il Piano d’azione per le pompe di calore – rischiano di minare la fiducia degli investitori in un momento in cui la competitività globale è in aumento.
Pertanto, EHPA attende con impazienza l’imminente proposta della Commissione europea di una tabella di marcia concreta per incentivare e finanziare le tecnologie in tutta Europa e il coinvolgimento del settore delle pompe di calore nei dialoghi sulla transizione pulita.
L’accordo provvisorio raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio deve ora essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni.