Assofrigoristi e ATF: proposte per la transizione ecologica nella refrigerazione commerciale

In una nota congiunta, le due associazioni italiane Assofrigoristi e ATF, rappresentanti dei tecnici installatori e manutentori degli impianti di refrigerazione, mettono in evidenza alcuni aspetti dal loro punto di vista fondamentali per la formulazione di un disegno di legge che sostenga la refrigerazione commerciale nella sua transizione verso refrigeranti sostenibili e che al contempo assicuri una corretta installazione, manutenzione e smaltimento a fine vita degli impianti. Infatti, solo la correttezza di queste operazioni assicura che l’efficienza teorica degli impianti sia poi anche realizzabile e costantemente mantenuta sul campo e che nessun refrigerante venga disperso nell’ambiente a fine vita impianto.

Alcune norme tecniche di settore già definiscono chiaramente le linee generali di installazione degli impianti e la competenza dei tecnici che operano sugli impianti, ma rimane la difficoltà di standardizzazione della progettazione, data anche la grande variabilità di refrigeranti che caratterizzerà il futuro. Formazione di alto livello dei tecnici e preparazione ad operare con tutti i refrigeranti che si stanno affermando rimangono un punto fondamentale affinché la transizione avvenga in maniera efficace. È inoltre fondamentale assicurare che solo tecnici certificati e con adeguate competenze operino sugli impianti. In questo contesto le due associazioni propongono che i seguenti aspetti siano considerati nel disegno di legge che sosterrà la transizione ecologica della refrigerazione commerciale:

  • l’accesso al credito di imposta sia vincolato:
    • alla valutazione dell’applicabilità della direttiva PED (2014/64/UE) e, se del caso, alla certificazione d’insieme dell’impianto.
    • alla tracciabilità del corretto trattamento del refrigerante e dell’apparecchiatura dismessa;
    • alla realizzazione dell’intervento da parte di personale formato e certificato in coerenza con le regole previste per il refrigerante utilizzato (Categoria CO2, Cat. Infiammabili, Cat. Ammoniaca) come da competenze della EN13313 e del progetto Real Alternatives;
    • al rilascio di una dichiarazione di conformità relativa all’intervento da parte del legale rappresentante dell’azienda realizzatrice che attesti la riduzione del GWP del refrigerante utilizzato e la migliorata efficienza energetica del nuovo impianto;
    • al rispetto delle prescrizioni sui controlli, anche negli anni successivi al primo di costruzione e installazione degli impianti, a contenimento delle perdite (emissioni dirette) e sul mantenimento delle condizioni di efficienza energetica di progetto (emissioni indirette) (EN378-4:2020)
  • nelle spese sostenute ammissibili al credito di imposta siano incluse tutte quelle sostenute per l’intera operazione di sostituzione dell’impianto esistente, quali, ad esempio:
    • la progettazione e la redazione di elaborati tecnici necessari e le eventuali asseverazioni ai fini autorizzativi;
    • la fornitura di servizi necessarie alle operazioni di decommissioning dell’impianto esistente come lo smaltimento dei componenti e il recupero del gas refrigerante esistente;
    • la fornitura, la posa e la messa in servizio di tutte le apparecchiature, materiali e nuovi componenti, sia del circuito primario che dell’eventuale circuito secondario (ad esempio nei sistemi water-loop).

Fabio Brondolin, Presidente di Assofrigoristi, afferma: «Una collaborazione di alto profilo tecnico e con una consistente attenzione all’applicabilità sul campo delle norme è alla base di questa analisi congiunta prodotta dal nostro Comitato Tecnico Scientifico e dal Comitato Esperti di ATF. L’obiettivo chiaro è uno e uno solo, rendere applicabile la norma non solo nella forma, ma nella sostanza, per fare sì che la transizione ecologica avvenga nei fatti, con soddisfazione dei produttori, dei clienti e con la garanzia offerta dalla professionalità del frigorista che va a realizzare l’intervento. Siamo davanti alla necessità di ragionare di sostenibilità a 360°, quindi dobbiamo curare che i refrigeranti siano il meno clima-alteranti possibile, ma anche che gli impianti siano economicamente sostenibili: per arrivare a questo servono competenze accertate e grande know how da aggiungere alla qualità del prodotto installato».

Marco Buoni, Segretario dell’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF, dichiara: «Questo documento congiunto Assofrigoristi – ATF dimostra che tutti i tecnici del freddo e i frigoristi sono uniti, pronti e propensi all’utilizzo delle nuove tecnologie con i refrigeranti a basso impatto ambientale, mantenendone l’alta efficienza energetica. Negli ultimi anni tanti passi sono stati fatti e hanno decretato l’importanza del tecnico installatore in quanto competente e garante nel tempo della efficienza e sicurezza del sistema.  Ancora un passo deve essere fatto, includere tutti i nuovi refrigeranti infiammabili e ad alte pressioni nello stesso schema di regolamentazione italiana per proseguire i successi ottenuti dal punto di vista ambientale – energetico ed ora pure per la sicurezza nell’utilizzo per l’utente finale, l’installatore oltre che il produttore».