Una ricerca pubblicata a giugno dall’istituto tedesco Öko-recherche ha analizzato i vantaggi climatici di una sostituzione di HFC con refrigeranti naturali – nella fattispecie propano – per i condizionatori monosplit domestici. Questo, anche in relazione alla revisione dello standard di prodotto IEC 60335-2-40 che dovrebbe avvenire nel 2021.
Lo studio è stato commissionato dalla ong ambientalista internazionale EIA – Environmental Investigation Agency – con sede a Londra. I risultati: il cambiamneto di refrigerante potrebbe potrebbe evitare l’emisisone di 5,6 gigatonnellate di CO2 equivalenti (GTCO2e) entro il 2050.
Infatti, la maggior parte degli HFC ha un potenziale di riscaldamento globale (GWP) nelle migliaia, mentre il propano ha un GWP di tre, il che significa che ha un impatto climatico significativamente minore. I sistemi di climatizzazione “Split” comprendono unità interne collegate da tubi a un’unità esterna.
Sophie Geoghegan, EIA Climate Campaigner, ha affermato attraverso il blog della ong: «Siamo da lungo sostenitori dell’eliminazione degli HFC e di altri gas refrigeranti super inquinanti simili e del passaggio ai refrigeranti naturali nella lotta contro il cambiamento climatico. Siamo lieti che questa nuova ricerca chiarisca i risparmi reali e vitali che si possono fare adottando un approccio del genere»
Man mano che le temperature globali aumentano, la domanda di apparecchiature di raffreddamento aumenta. Allarmante è che il numero di unità di condizionamento dell’aria domestiche dovrebbe triplicare entro il 2050 e, a meno che non vengano adottate misure per arrestare l’uso di HFC dannosi, la domanda collettiva di raffreddamento non farà che peggiorare il riscaldamento globale.
Il regolamento dell’Unione europea sui gas fluorurati è attualmente in fase di revisione e EIA chiede il divieto degli HFC nelle unità di condizionamento monosplit.
A sostegno di ciò, EIA sta anche lavorando per ottenere una modifica degli standard attuali per consentire l’uso di un maggiore volume di propano da utilizzare nei sistemi di condizionata residenziale. «Se avremo successo – si legge sul blog – ciò consentirà agli apparecchi di raffreddamento più rispettosi del clima ed efficienti di entrare sul mercato e di creare fiducia nei refrigeranti infiammabili per gli installatori e i consumatori».