FRASCOLD: il bilancio positivo e le lesson-learned

Ing. Galli – Frascold

Dal 14 aprile, Frascold ha ripreso l’attività produttiva in una situazione che l’ing. Galli, Amministratore Delegato dell’azienda con sede a Rescaldina (MI), indica come “normale”. Che volto ha questa nuova normalità? «L’azienda è stata in grado di trasformarsi rapidamente: avendo una sede anche a Shanghai, avevamo messo in atto le prime contromisure già dal 16 marzo, ponendo la salute dei lavoratori e delle loro famiglie come nostra priorità. Frascold può vantare spazi, risorse e un’organizzazione strutturata che ci hanno permesso di reagire prontamente. Anticipando le disposizioni dei decreti, abbiamo messo in atto un piano di intervento strutturato che prevede strumenti di prevenzione ancora più stringenti di quelli richiesti dal Governo ed istituito altresì un Comitato dedicato. A conferma del nostro impegno abbiamo inoltre attivato strumenti assicurativi straordinari mediante una polizza integrativa. Implementare le misure di prevenzione e reperire i dispositivi necessari, formare il personale e verificare l’osservanza dei protocolli di sicurezza, provvedere ad una profonda riorganizzazione del lavoro – ad esempio con l’introduzione di turnazioni, che non erano previste in precedenza – ristrutturare i processi e predisporre l’adeguamento degli spazi sia nello stabilimento che negli uffici, salvaguardando i livelli di efficienza e produttività, è stata una sfida che abbiamo affrontato con successo».

Frascold si trova in una situazione piuttosto felice da questo punto di vista perché assicurare la distanza tra 120 lavoratori nei suoi 30.000 m2 di sito produttivo è stato relativamente semplice. Inoltre, sono stati chiusi gli spazi degli spogliatoi e della mensa e questo servizio al momento è sostituito con la distribuzione di lunch box. «È sicuramente una situazione nuova a cui adattarci: vorrei evidenziare che tutti stanno reagendo in maniera veramente collaborativa e sono estremamente grato al nostro team per l’impegno, la dedizione e la fiducia dimostrata nel corso di questo periodo. Ho voluto inviare personalmente una comunicazione a ciascuno di loro per ringraziarli del loro contributo e sottolineare la solidità sia dei posti di lavoro, sia dell’Azienda».

«Noi produciamo compressori e il compressore è il cuore di qualunque impianto di condizionamento e refrigerazione. Questa situazione ha dimostrato come sia veramente impossibile bloccare filiere che sono interconnese ed ha inoltre permesso di sottolineare la centralità dei nostri prodotti nei servizi essenziali, sia nel mondo del food che del farmaceutico».

Frascold è un marchio noto e un nome consolidato sul mercato della refrigerazione e del condizionamento. Produce componenti di qualità e vanta filiali dislocate all’estero e questo, ora, ha un plus valore: «Se l’economia è ancora nella prima fase della ripartenza in Europa, ha invece ripreso a pieno ritmo in Cina e ne sentiamo gli effetti benefici anche qui a Rescaldina».

E come si muove la Vostra filiera qui in Italia? «Per quanto riguarda la filiera a monte, ovvero i nostri fornitori, essi sono essenzialmente italiani o europei. Sono “tutti presenti all’appello” e hanno ripreso a ritmi quasi normali, seppur con qualche difficoltà logistica. Per quanto riguarda la filiera a valle, il discorso varia a seconda dei segmenti. Siamo fornitori di aziende primarie dell’HO.RE.CA., un ambito che sta soffrendo molto, che ha subìto una tra le più forti battute di arresto e che vede una ripresa molto lenta. Completamente diverso il settore della Grande Distribuzione e del trasporto refrigerato ad essa connesso, che invece ha marciato con ritmi assolutamente sostenuti. Conta naturalmente anche la dimensione delle aziende: noi serviamo sia grandi aziende che realtà medio-piccole e io mi auguro che tutte abbiano la forza di superare questo 2020 che sarà un anno di assestamento, per arrivare a un 2021 dove spero potremo veramente ripartire da dove eravamo rimasti».

E quando ripenseremo a questa primavera? «Usciamo da questo periodo forti di un’ulteriore conferma della fiducia di tutti i nostri collaboratori, che hanno lavorato con costanza, passione e spirito di squadra. Questa primavera ci ha sicuramente resi diversi ed insegnato lezioni importanti. Per fare qualche esempio, devo ammettere di essere estremamente sorpreso dell’efficienza con cui ha funzionato e sta funzionando lo smart working: i nostri collaboratori riescono a gestire molto bene il proprio quotidiano e affrontano il lavoro con molta serenità. E questo si vede nell’efficacia dei risultati. Non escludo di considerare questa formula anche in futuro. Inoltre, alla luce di questa esperienza, si potrà considerare possibile l’assunzione di persone che vivono lontane dalla nostra sede, se hanno le competenze richieste: rendendo possibile il lavoro a distanza, si amplia anche il nostro bacino di ricerca di talenti. Molte vecchie abitudini si guardano ora con occhi diversi:dovremo fare riflessioni importanti sul nostro modo di intendere la partecipazione ad eventi di stampo internzionale, come le manifestazioni fieristiche, strumento fondamentale nel passato per ampliare il portfolio clienti».