Un buco dell’ozono si apre sull’Artico ed è grande

Il cielo sopra l’artico, nel 2019 e nel 2020, dove si vede chiaramente in blu il buco nell’ozono. L’ultima volta che è stato osservato un fenomeno simile sopra l’artico era il 2011. (Credits: Nature, Nasa)

Le disgrazie non vengono mai da sole. Mentre il Mondo sta cercando di fare fronte ad una pandemia tanto inattesa quanto veloce a diffondersi, sull’Artico (non sull’Antartico!) è stata registrata la formazione di un buco nell’ozono, tanto raro quanto grosso. Ne dà notizia Nature che afferma: «Le basse temperature e un forte vortice polare hanno permesso ai prodotti chimici di rosicchiare lo strato protettivo di ozono nel nord».

Secondo quanto afferma Nature, si tratta probabilmente del più grosso buco dell’ozono mai registrato nel Nord. Rivaleggia addirittura – ma non è un merito! – con il più noto buco nell’ozono antartico che si forma nell’emisfero meridionale ogni anno.

Il buco per ora non minaccia la salute delle persone e probabilmente si chiuderà nelle prossime settimane. Ma è un fenomeno atmosferico straordinario che farà storia.

«Dal mio punto di vista, questa è la prima volta che puoi parlare di un vero buco nell’ozono nell’Artico» dice a Nature Martin Dameris, scienziato presso il Centro aerospaziale tedesco di Oberpfaffenhofen. Il buco ha tre volte le dimensioni della Groenlandia.

Dobbiamo preoccuparci? Diciamo che le prossime settimane saranno cruciali per capire se c’è da preoccuparsi o meno. Con il sole che si sta lentamente alzando sull’orizzonte artico, le temperature atmosferiche nella regione del buco dell’ozono hanno già iniziato ad aumentare e l’ozono potrebbe presto iniziare a riprendersi. Per ora lo si tiene sotto osservazione.