Il progetto di ricerca EXPAND, finanziato dal settimo programma quadro della UE per la ricerca e l’innovazione, è partito nel 2013 con l’obiettivo di sviluppare una valvola di espansione per ridurre il consumo di energia dei distributori automatici refrigerati e dei piccoli sistemi di refrigerazione commerciali.
L’innovativa valvola di espansione, sviluppata e testata da un gruppo di PMI nel quadro del progetto e ora allo stadio di prototipo finale, può servirsi di biossido di carbonio o di idrocarburi come refrigeranti, per cui è applicabile a una molteplicità di piccoli impianti di raffreddamento commerciali.
«È decisamente indispensabile che il settore passi ora a gas naturali» afferma David Irvine, esponente del membro del consorzio European Vending Association (EVA) a Bruxelles, coordinatore del progetto «poiché si sa che i principali refrigeranti a base di HFC contribuiscono al riscaldamento globale». Presto entrerà in vigore la nuova normativa dell’UE che vieta due refrigeranti comunemente utilizzati nel settore della distribuzione automatica: l’HFC-R404A sarà vietato dal 2020, mentre l’HFC-R134A sarà vietato dal 2022.
La valvola di espansione (che controlla il flusso del refrigerante e regola la pressione che ne cambia lo stato da liquido a gassoso) è estremamente efficiente, poiché si adatta a una varietà più ampia di condizioni di temperatura ambiente.
In un momento in cui viene introdotto uno schema di etichettatura indicante il consumo di energia, simile a quello dei frigoriferi domestici, tale valvola rappresenta un evidente vantaggio. I test sul dispositivo in distributori automatici in condizioni di laboratorio, infatti, hanno valutato potenziali risparmi di energia fino al 20 %. Una centralina intelligente, progettata dall’azienda IT bulgara InRay Solutions, regola elettronicamente l’apertura e la chiusura della valvola.
Diversamente dal vecchio sistema capillare, «si può ottimizzare la valvola in relazione al cambiamento delle condizioni e, di conseguenza, guadagnare in termini di efficienza energetica» sottolinea Irvine. È un elemento importante, poiché i distributori automatici consumano più energia di altri apparecchi di refrigerazione industriali, quando vengono aperti per il reintegro dei prodotti e nel sistema penetra aria calda.
Il prototipo finale
Il prototipo finale, che integra la centralina intelligente, sarà presentato dall’EVA ai costruttori all’inizio del 2017, consentendo loro di testare le proprie apparecchiature in modo da permettere l’esecuzione di piccoli adattamenti. Successivamente, «non vi sarà più alcun ostacolo all’avvio della produzione nel 2017» prevede Irvine.
La valvola di espansione si può produrre con tecniche a basso costo che non impongono investimenti rilevanti in produzione e strumentazione. Tale caratteristica la rende idonea a volumi di produzione di dimensioni medio-bassi; inoltre, in molti casi, l’unità di refrigerazione riconvertita che utilizza la valvola può essere inserita nei distributori automatici esistenti.
Secondo l’EVA – formata da 13 associazioni nazionali in rappresentanza di piccole e medie imprese che producono componenti industriali per i distributori automatici e imprese che forniscono bevande e prodotti dolciari per i distributori – ogni anno entrano nel mercato europeo 1,2 milioni di macchine commerciali. Si prevede che il numero aumenterà a 1,6 milioni entro il 2025.
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